Le soste in libreria più frequenti. La prima fetta di anguria gustata con foga senza la briga di rimuovere i tanti fastidiosi semi. Gli aperitivi sorseggiati nei tavoli esterni per i quali è necessario prenotare anche giorni prima. La scoperta delle piscine all’aperto alcune delle quali accompagnate dal sottofondo di tangenziale o di vagoni che scorrono fluidi lungo le rotaie in nome dell’alta velocità.
È estate. È arrivata e ormai già inoltrata. Me ne sto accorgendo a causa di gelati che si sciolgono troppo in fretta; di lavori da pianificare per i prossimi mesi Moleskine alla mano; di grandi decisioni da prendere e da affidare, appellandosi al fato, alla faccia statuaria di una monetina bifronte; di zanzare tigri feticiste innamorate follemente delle mie caviglie e dintorni.
Tuttavia l’inizio della stagione calda per antonomasia potrei farlo risalire al giorno in cui ho percorso un numero importante di chilometri affrontandoli in compagnia di qualche cd, ascoltato forse troppe volte, e con la leggerezza di chi, per una volta, ha voglia di tornare o forse di scappare. Al mio arrivo sono stata accolta da una busta colma di ciliegie raccolte con non poca difficoltà causa pessima stagione e qualche indesiderato punto di sutura, da un amore paterno che quasi avevo dimenticato e dai tramonti verso Capalbio che solo la Maremma è in grado di regalare.
Pochi ma intensi giorni nei quali bagnarsi progressivamente in un’acqua non ancora giunta a giusta temperatura per poi riempirsi di brividi di freddo in risposta ad una timida carezza ventosa. Nei quali gustare il sauté in riva al mare e nel cui piatto fare scarpetta fino all’ultimo morso di pane “sciapo” compreso nel coperto. Nei quali concedersi le gite in barca e nei quali mangiare come antipasto o piatto unico il prosciutto e melone di quello buono prodotto dallo zio.
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Isola del Giglio – Cala Cannelle |
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Isola del Giglio – Porto |
E con la nostalgia di tale felice parentesi, ho realizzato questa leggerissima torta(una collega l’ha definita fin troppo eterea ;)) da zero sensi di colpa. Il pan di spagna, soffice e profumato, è realizzato con un olio extra vergine di Oliva IGP Toscano 100% maremmano e la crema nasce dall’unione in casseruola del succo e la buccia dei limoni, rigorosamente biologici raccolti dalla pianta che era della nonna, con acqua e zucchero.
Un dolce leggero e fresco al quale non si può dire di no, nemmeno se il termometro dovesse segnare 35°…
Torta all’olio Extra Vergine di Oliva con crema di acqua e limone
Ingredienti per uno stampo rotondo di 22cm
Per la torta
160 gr di zucchero semolato
scorza grattugiata di un limone
50 ml di olio extra vergine di oliva delicato
80 ml di latte parzialmente scremato
1 cucchiaino di lievito per dolci non vanigliato
succo di un grosso limone spremuto e filtrato(45 ml)
45 gr di fecola di patate
180 gr di zucchero semolato
scorza grattugiata di un limone biologico
Inoltre
zucchero a velo
Procedimento
In una ciotola versare lo zucchero e la scorza del limone. Mescolare brevemente con un cucchiaio di legno.
Unire le uova, il latte e l’olio e montare con una frusta a mano fino ad ottenere un composto spumoso.
A parte unire la farina, il sale e il lievito. Setacciarli sul composto a base di uova e montare fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Imburrare uno stampo con il cerchio apribile. Versarvi il composto e far cuocere in forno preriscaldato a 180° per 35-40 minuti.
Sfornare, far raffreddare su una gratella per dolci. Quando la torta sarò completamente fredda tagliarla a metà nel senso orizzontale.
In una casseruola unire l’acqua, lo zucchero, la fecola e la buccia di limone.
Mescolare bene e porre sul fuoco. Durante la cottura girare continuamente con una frusta e al primo accenno di bollore, allontanare la casseruola dal fuoco. Unire a freddo il succo di limone mescolando con vigore per creare un composto liscio ed omogeneo.
Versare la crema ancora calda su una delle due metà della torta e spalmarla uniformemente.
Coprire con l’altra metà di torta e lasciar raffreddare.
Prima di servire la torta a fette, spolverizzare con lo zucchero a velo.
English version of the recipe
Olive oil cake with lemon filling
Serves: A cake Ø 22cm
For the cake
160 gr of caster sugar
grated rind of one lemon
3 organic eggs
50 ml of extra virgin olive delicate (For me Biodynamic Oil from La Maliosa)
80 ml of milk
200 grams of all purpose flour
1 pinch of salt
1 teaspoon of baking powder
For the cream
juice of one large lemon squeezed and filtered (45 ml)
45 gr of potato or corn starch
180 gr of caster sugar
250 ml of water
grated rind of one organic lemon
For serving
powdered sugar
Procedure
Pour the sugar and the lemon zest in a bowl. Stir briefly with a wooden spoon.
Combine eggs, milk and oil and mix with a hand whisk until frothy.
Aside combine flour, salt and baking powder. Sift the flour to egg and beat until dough is smooth.
Grease a mold with the opening circle. Pour in the mixture and bake in a preheated oven at 180 degrees for 35-40 minutes.
Remove from oven and let cool on a wire rack for cakes. When the cake will be completely cold, cut it in half horizontally.
In a saucepan, combine water, sugar, starch and lemon peel.
Mix well and put on the fire. During cooking turn constantly with a whisk and at the first hint of a boil, remove the pan from the heat. Combine cold lemon juice, stirring vigorously to create a smooth and homogeneous.
When the cream is still warm pour on one of the two halves of the cake and spread it evenly.
Cover the cream with the other half of the cake and allow to cool.
Sprinkle the cake with icing sugar and serve cutting it into slices.
Meravigliosa!!! Una torta bellissima e buonissma…la salvo e la faccio pure io! Un bacione carissima Sara…e in bocca a lupo per le decisioni da prendere, sono strasicura che saranno quelle giuste!!!
Crepi Simona! Grazie mille! Un bacio grande a te!
Wow, una torta davvero semplice ma che sa di buono!!
Semplice e golosa allo stesso tempo 🙂
ottima la torta! anch’io faccio questa crema, veramente deliziosa ciao
Crema golosa e leggera 🙂
Il tuo resoconto di questa breve vacanza mi ha fatto sognare, ancora di più perché amo la Toscana e ho bellissimi ricordi dell’Isola del Giglio. Proverò al più presto questa torta, che ha tutta l’aria di essere leggera e superba! Un bacione, Fede.
Ne sono felice! La torta è esattamente come l’hai descritta tu.
Un bacio a te!
Fantastica!!! mi sono subito appuntata la ricetta anche perché adoro il gusto fresco del limone
Tante serene e gioiose giornate
nonnAnna
Grazie Anna! A presto!
Che meraviglia.. deve essere buonissima!
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Già 🙂
cara Sara, le vacanze (specie quelle un po’ fuori stagione) hanno proprio i colori e sapori che hai descritto tu. Così sembrano ancora più belle e speciali. Io ad esempio non sarei mai tornata dalla Liguria, ma che possiamo farci… ci tocca combattere con il caldo milanese e le ultime settimane di corse e fatiche prima di qualche altra sosta agostana. Nel frattempo, se ti va, una merenda con la torta al limone buona e leggera io la faccio volentieri! 🙂
Il caldo e le zanzare milanesi 🙂 Sono certa che la merenda sarebbe gradita anche da Minichef 🙂
Come te sono innamorata della Maremma ci trascorro da tantissimi anni le mie vacanze…luoghi indimenticabili che lasciano sempre bellissimi ricordi….adoro il limone e questa torta veramente leggera é sicuramente una delle ricette che proverò a breve!
La Maremma resta nel cuore :)!
seicentesima lettrice! ^.^ ti faccio i miei più sentiti complimenti per il blog, è una favola!!! e questa torta la voglio proprio provare 🙂
a presto, un abbraccio!
Ma grazie e benvenuta :-)! Spero che la torta, come il blog ti piaccia… A presto e un abbraccio anche a te!