Per alcuni è un comfort food. Per altri la merenda a casa della nonna di quando erano bambini. Per tutti cremoso, goloso e rigorosamente al cucchiaio. Molto simile al kheer indiano e molto meno speziato, lascia spazio a varie sperimentazioni. E sebbene le ricette in rete del risolatte siano davvero moltissime, io ho voluto realizzare quella classica dal risultato assicurato. Difficoltà minima e una breve lista degli ingredienti che se di qualità, faranno la differenza. Nel mio caso latte fresco, semi di vaniglia bourbon e un riso davvero speciale amico dell’ambiente e non solo, un “riso buono” che arriva dal caffè.
Coltivato in una risaia di Pavia nella quale, come fertilizzante, viene utilizzato il compost ottenuto dal caffè riciclato delle capsule esauste di Nespresso, questo riso (le cui produzioni variano di anno in anno) viene successivamente acquistato da Nespresso e donato a Banco Alimentare Lombardia che a sua volta lo distribuisce attraversi enti caritativi per garantire un pasto alle persone in difficoltà. Nel 2017 sono stati 410 i quintali di riso donati con i quali sono state create tante “ricette semplici e buone” per chi è meno fortunato. Volete scoprire anche la mia?
Risolatte alla vaniglia
Ingredienti per 4 persone
1lt di latte fresco intero
200g di riso
90g di zucchero a velo setacciato
semi di 1 bacca di vaniglia
40g di mandorle a lamelle
cacao amaro in polvere q.b.
Procedimento
Versate il latte in una casseruola, aggiungete i semi di vaniglia e trasferite sul fuoco. Aggiungete lo zucchero e poco prima del bollore versate il riso. Fate cuocere su fiamma dolce per circa 25 minuti mescolando spesso. Lasciate raffreddare.
In una padella antiaderente posta su fiamma bassa tostate le lamelle di mandorle. Frullate la metà del composto e trasferitelo in 4 ciotole monoporzione. Spolverizzate con il cacao amaro e completate con le lamelle di mandorle. Servite.
Categorie: Dolci, Dolci al cucchiaio, Dolci senza burro, Dolci senza forno, Ricette
Sara
Buona forchetta, blogger, sommelier e content creator sono un’instancabile curiosa. Per professione collaboro con numerose aziende legate al food, beverage e travel occupandomi di food writing, food styling, editing, food photography, tour enogastronomici e interviste agli chef. Social media addicted, mi trovate sempre connessa!
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