Cortaccia sulla Strada del Vino. Proprio così si chiama il piccolo paesino che ospita Cantina Kurtatsch, una delle cantine più affascinanti e antiche dell’Alto Adige, tappa obbligata per tutti i wine lovers che non amano solo bere ottimi vini, ma anche vivere il territorio.
E se la sua struttura, con una facciata che riproduce le montagne retrostanti, è capace di attirare l’attenzione di chiunque vi passi davanti, sarà solo dopo aver varcato la soglia, aver scoperto un po’ della sua storia passata e presente e dopo aver fatto qualche assaggio che ne resterete totalmente affascinati.
Cantina Kurtatsch, il vino della comunità di Cortaccia
Cantina Kurtatsch nasce nel lontano 1900 ed è la terza cantina più antica dell’Alto Adige. Gestita attualmente da un team di giovanissimi, Cantina Kurtatsch ha un legame unico e indissolubile con il terroir. Le uve, con le quali vengono prodotti i vini di Cantina Kurtatsch, sono coltivate dai circa 190 soci (tutti residenti a Cortaccia) nei circa 190 ettari di vigneti nel comune di Cortaccia in una situazione unica in Europa.
Cortaccia è un paese vitivinicolo che oltre al piccolo centro abitato, conta alcune frazioni e zone situate ad altezze differenti. I vigneti sono su terreni che si trovano ad altitudini totalmente diverse, da 220 a circa 900 m.s.l., con un dislivello totale di circa 700 metri. Per ogni vitigno è stato quindi individuato e scelto il terreno, l’esposizione e l’altitudine più adatta per l’ottimale allevamento delle uve. Questo sviluppo verticale dei vigneti si riflette nei vini della cantina, molto diversi l’uno dall’altro, e compare anche graficamente sulle etichette delle bottiglie della linea Terroir.
Wine experience a Cantina Kurtatsch
L’accoglienza e il concetto di wine experience può essere vissuta appieno presso Cantina Kurtatsch. Le esperienze possibili sono di due tipologie di cui una in cantina e una immersiva nel territorio.
Percorso Terroir di Cantina Kurtatsch
In cantina si viene accolti esternamente dall’impressionante facciata, progettata dall’architetto Egon Kelderer, che raffigura il profilo frastagliato della parete Milla, ovvero la formazione di dolomite di Cortaccia. All’interno si può fare il coinvolgente percorso Terroir. Si tratta di un tour in discesa che inizia dall’enoteca e permette di scendere ai piani inferiori. Lungo la discesa si viene accompagnati dalle grafiche che illustrano le singole zone dove vengono allevate le viti, dalla più alta alla più bassa, e infine si arriva all’interno della barricaia, dove la parete di fondo è costituita da una sezione in pietra dolomia di Milla, che garantisce le condizioni climatiche ideali (temperatura e umidità) per l’affinamento dei vini. Il tour termina con un momento dedicato alla degustazione delle referenze della cantina.
Esplorazione vitivinicola
L’esperienza immersiva nel territorio ha il nome di esplorazione vitivinicola ed è un vero e proprio trekking guidato (adatto a tutti) attraverso i vigneti di Cortaccia. Questa experience, unica nel suo genere, permette di passaggiare nei vigneti, di godere di panorami mozzafiato e di degustare i vini di punta della cantina nel loro luogo d’origine. Non manca anche una tappa con la tipica merenda altoatesina presso una caratteristica locanda. Per questo tipo di esperienza, che permette di vivere il Terroir a 360°, l’impegno richiesto è di circa 8 ore (nel video qui sotto vedete come è andata quando ho partecipato io).
Cantina Kurtatsch: alcuni assaggi
I vini prodotti da Cantina Kurtatsch si dividono in due linee e sono frutto delle uve sapientemente coltivate dai soci e della mano capace dell’enologo, Erwin Carli, che non ha paura di sperimentare per abbracciare il concetto di Terroir. Ci sono i vini della linea “Selection” (prima selezione) e quelli della linea “Terroir” che racchiudono etichette di spicco che portano in prevalenza i nomi dei migliori Terroir di Cortaccia.
Tra gli assaggi fatti vi segnalo:
- l’Alto Adige Sauvignon DOC 2022. Dopo l’estrazione, il mosto non resta a contatto con le bucce per evitare un vino troppo aromatico e tendenzialmente stucchevole. Il risultato è un vino con aromi floreali al naso e un po’ di frutta tropicale nella retrolfattiva, ma senza mai cadere nell’opulenza olfattiva e gustativa che solitamente ritroviamo nei vini prodotti con uve di questo vitigno in purezza;
- l’Alto Adige Pinot Noir Riserva DOC GLEN 2021 e l’Alto Adige Pinot Noir DOC MAZON 2021. Due bottiglie con all’interno lo stesso vitigno in purezza, con uve della stessa annata provenienti da due diverse zone. Nel bicchiere due espressioni completamente diverse. Glen al naso presenta note di frutti rossi freschi e al palato ha un gusto più morbido e rotondo. Mazon potrei definirlo più “maschile” con importanti note legnose, un tannino più vivace e un’acidità più elevata;
- l’Alto Adige Cabernet Sauvignon Riserva DOC FREIENFELD 2018. È un vino complesso che viene prodotto solo nelle annate più calde e che difficilmente si dimentica. Al naso sentori floreali che si alternano a quelli erbacei e vegetali. In bocca è caldo con una viva acidità e con un rimando alla liquirizia;
Il clima, il terreno, le varietà e il fattore umano fanno davvero la differenza quando si produce vino. Se amate il vino non potete assolutamente non regalarvi un’experience presso Cantina Kurtatsch.
Categorie: Esperienze in cantina, Food & Wine
Sara
Buona forchetta, blogger, sommelier e content creator sono un’instancabile curiosa. Per professione collaboro con numerose aziende legate al food, beverage e travel occupandomi di food writing, food styling, editing, food photography, tour enogastronomici e interviste agli chef. Social media addicted, mi trovate sempre connessa!
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