Spiedini di capesante per una giornata tra Food, Design e FoodStyling con Scholtès
Ispirarsi ad un designer (che sia alle sue opere o alla sua filosofia poco importa) in cucina si può. Ancor di più se siamo a Milano in aprile ovvero quando le giornate scorrono frenetiche tra showroom, installazioni, temporary, varie ed eventuali.
Per me e altre 2 blogger, attente alla sostanza ma anche alla forma, tappa obbligata il civico 15 di Via Durini dove all’ultimo piano, in uno spazio di circa 200 mq, l’architetto Andrea Castrignano ha curato la ristrutturazione di una casa-atelier con un’attenzione per i dettagli quasi maniacale. Tecnologia (meglio se invisibile), domotica e in cucina elettrodomestici di ultima generazione tra cui gli ultimi nati in casa Scholtès che per i suoi clienti realizza anche pezzi unici su richiesta. Facile innamorarsi dei blocchi in acciaio su misura (uno con piano cottura ad induzione da 90cm e uno con lavello), del forno multifunzione pirolitico e della cantina vino capace di ospitare 24 bottiglie in soli 45 cm.
Con un richiamo alle opere del noto designer Karim Rashid, ho pensato ad una ricetta che fosse rotonda, colorata e divertente e che avrei replicato ed impiattato nella cucina su misura dell’Atelier Durini con l’aiuto della FoodStylist Barbara Torresan.
Qui potete vederci all’opera e soprattutto potete fare un giro (ahimé solo virtuale) in quella che è stata ribattezzata come “la cucina che vorrei”.
Spiedini di capesante
Ingredienti per 4 persone
8 capesante
8 ramoscelli di rosmarino
2 pomodori perini
1 cipollotto
1 carota
10 g di nocciole tostate sgusciate
1 spicchio di aglio
brandy q.b.
pepe nero
olio evo
fior di sale
Procedimento
Lavare i pomodori. Sbollentarli per 30 secondi in acqua bollente. Scolarli, sbucciarli, togliere i semi e ridurli a cubetti. Salare e tenere in frigo. Preparare una marinata con olio evo, sale, pepe nero e lo spicchio di aglio tagliato a metà e privato dell’anima interna. Pulire le capesante, togliere il filo intestinale e lasciar marinare in frigo per almeno mezz’ora coprendo con la pellicola trasparente. Tritare finemente al coltello le nocciole, la carota e il cipollotto e condire con olio. Pulire i gambi di rosmarino tenendo solo il ciuffetto in alto. Legare le capesante con lo spago e infilare ogni capasanta in un ramoscello di rosmarino. Scaldare una padella antiaderente. Scottarvi le capesante un minuto per lato sfumando con il brandy. Comporre i piatti mettendo sul fondo di ciascuno un cucchiaio di concassè di pomodoro, proseguire con due spiedini e completare con il trito di carote e un filo di olio. Servire subito.
English version of the recipe
Scallops Skewers
Serves 4
8 scallops
8 rosemary sprigs
2 tomatoes
1 spring onion
1 carrot
10 g of roasted hazelnuts
1 clove garlic
brandy
black pepper
extra virgin olive oil
fleur de sel
Directions
Wash the tomatoes. Blanch for 30 seconds in boiling water. Drain, peel, remove seeds and grind into cubes. Season with salt and keep in the fridge. Prepare a marinade with olive oil, salt, black pepper and a clove of garlic cut in half and a private inner soul. Clean the scallops and let marinate in refrigerator for at least half an hour, covering with plastic wrap. With a knife finely chop the hazelnuts, the carrot and the onion. Season with olive oil. Clean the stems of rosemary sprig taking only the top. Tie the scallops with string and tuck each scallop in a sprig of rosemary. Heat a non-stick pan. Cook the scallops a minute blending with brandy. Put on the bottom of each dish one tablespoon of diced tomato, two skewers and finish with the chopped carrots and a little oil. Serve immediately.
Categorie: Antipasti, Antipasti di pesce, Collaborazioni, Ricette
Sara
Buona forchetta, blogger, sommelier e content creator sono un’instancabile curiosa. Per professione collaboro con numerose aziende legate al food, beverage e travel occupandomi di food writing, food styling, editing, food photography, tour enogastronomici e interviste agli chef. Social media addicted, mi trovate sempre connessa!
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Dev’essere stata davvero un’esperienza interessante e di grande appagamento estetico.
Bel piatto, Sara, complimenti, ho un debole per le capesante!
Grazie Agnese! Anche io ho un debole per le capesante ma non lo diciamo a nessuno 😉