Castello di Semivicoli, in Abruzzo, dove degustare i vini di Marina Cvetic
In una piccola frazione della provincia di Chieti, tra il Gran Sasso e la Maiella, sorge il Castello di Semivicoli, un palazzo baronale del 1600 di proprietà della famiglia Masciarelli. Dopo anni di restauro è diventato sede rappresentativa dell’azienda, e qui è possibile fare una pausa per degustare i vini in un’atmosfera d’altri tempi, isolati nel verde e nel silenzio, con un panorama che spazia dalle montagne all’entroterra collinare coltivato ad uliveti e viti.
Masciarelli Tenute Agricole in numeri
Masciarelli è un’azienda vitivinicola dai grandissimi numeri: 40 anni di storia, un team composto da più di 50 persone, distribuzione mondiale in 60 nazioni con un export che frutta il 55% del giro d’affari, due cantine, un wine relais (Castello di Semivicoli), un frantoio, 300 ettari divisi in oltre 60 particelle di vigneti in tutte le quattro provincie abruzzesi, per una produzione totale di 2 milioni e mezzo di bottiglie (di cui 1,5 milioni destinate alla gdo).
Realizzano vini per tutte le fasce di prezzo e per tutti i tipi di consumatori, arrivando anche agli altissimi e rinomati livelli delle bottiglie della linea Cvetic.
L’azienda è focalizzata principalmente sulla produzione di vini da uve Trebbiano e Montepulciano D’Abruzzo, con il Villa Gemma come suo vino rappresentativo. Ad oggi le etichette sono 28 divise in 8 linee di prodotti, di cui una certificata biologica. Oltre ai vini a base di Trebbiano e Montepulciano d’Abruzzo vengono coltivati anche alcuni vitigni autoctoni (Cerasuolo, Pecorino e Cococciola) e internazionali (Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah).
Masciarelli Tenute Agricole: Gianni a capo di una rivoluzione
“Masciarelli Tenute Agricole” nasce ufficialmente nel 1981, dall’intuito imprenditoriale di Gianni Masciarelli vignaiolo protagonista dell’affermazione della vitivinicoltura abruzzese moderna, e non ufficialmente negli anni ’70 con le sue prime sperimentazioni vinicole in casa. Figlio di un camionista e di una casalinga, Gianni abbandona gli studi universitari in economia per dedicarsi ai due ettari e mezzo di vigneti di proprietà del nonno. Va in Francia per apprendere le tecniche agronomiche ed enologiche praticate oltralpe e dopo essere tornato le applica in vigna e in cantina. L’obiettivo di Gianni Masciarelli era quello di ridurre la produzione delle uve puntando sulla qualità del grappolo. Queste metodologie si scontrano però con i dettami enologici italiani del tempo, in particolar modo con quelli abruzzesi. Fu infatti il primo produttore a introdurre nella regione il sistema d’allevamento a guyot e ad utilizzare le barrique di rovere per l’affinamento del vino. L’azienda divenne subito pioneristica in patria, in Abruzzo, e contribuì alla diffusione della cultura del vino di qualità. Purtroppo nel 2008, Gianni Masciarelli scompare improvvisamente, lasciando così alla moglie (l’enologa Marina Cvetic che lo affiancava già nel lavoro) e alla figlia maggiore, le redini di un’azienda divenuta nel frattempo un’impresa enorme, nota a livello internazionale.
La linea Marina Cvetic
La linea di vini creati personalmente da Marina Cvetic non ha bisogno di presentazioni. Poche eccellenti bottiglie che hanno conquistato la critica e le nicchie del mercato vinicolo più raffinato.
Enologa serbo/croata, cresce tra i vigneti di famiglia per poi studiare Tecnologie Alimentari all’università di Belgrado, vivendo tra Germania e Austria. Sposa Gianni Masciarelli a fine anni ’80 affiancandolo all’inizio in tutte le attività dell’azienda e, in seguito, specializzandosi nella gestione dei mercati esteri. Tenacia, talento e idee molto chiare, portano Marina Cvetic ad imprimere la sua personalità all’azienda del marito, fino alla creazione nel 1991 di questa sua celebre linea dove tutti i vitigni sono vinificati in purezza. Strutturati ed eleganti, i vini Marina Cvetic sono una voce a sé, rispetto al resto della produzione Masciarelli.
MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA MARINA CVETIC
Best-seller della linea, questo riserva ha contribuito alle fortune del vitigno Montepulciano d’Abruzzo nel mondo. Numerosi i riconoscimenti ricevuti negli anni, tra cui l’inserimento nella World Top 100 della rivista Wine Spectator. Vigne a 400 metri slm, severa selezione delle uve e vinificazione per singole parcelle, affinamento in barrique di primo e secondo passaggio per 12 mesi dopo la fermentazione in acciaio. Di grande complessità ed equilibrio, ha una struttura tannica fine e una ricca trama aromatica e un vino con un grande potenziale di invecchiamento.
TREBBIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA MARINA CVETIC
Simbolo della tradizione vitivinicola abruzzese, il Trebbiano d’Abruzzo sviluppa personalità e carattere nell’affinamento in barrique di rovere francese per 12 mesi. Dai vigneti di Bucchianico, ai piedi dei calanchi, si ottengono vini di grande concentrazione grazie all’alta densità d’impianto e alla bassissima resa per ettaro, alla raccolta manuale e alla macerazione a basse temperature. Colore dorato, complessità olfattiva data da note fruttate di pesca bianca a sentori floreali intensi, persistenza e struttura.
CHARDONNAY COLLINE TEATINE IGT MARINA CVETIC
Il primo vitigno internazionale impiantato da Masciarelli in Abruzzo a San Martino sulla Marrucina, a ridosso della Majella. Risente sia dell’influenza del mare che della montagna. Al naso profumi di limone, spezie, gelsomino, vaniglia e chiodi di garofano. Burroso e quasi lattico al palato con una notevole freschezza.
MERLOT TERRE AQUILANE IGT MARINA CVETIC
Considerato il gioiello della produzione, le sue uve crescono a 550 mt slm, in una zona pedemontana sovrastata dal Gran Sasso con una drammatica escursione termica notturna. Riconosciuto come vino d’altura, dal 2023 la bottiglia veste la fascia del Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Fine, elegante e profondo, ha la gamma aromatica tipica del vitigno, dai frutti rossi selvatici alla foglia di pomodoro che si unisce ai profumi terziari di spezie, liquirizia, cuoio e legno. Un vino eccezionale e molto intenso.
SYRAH COLLINE PESCARESI IGT MARINA CVETIC
In un unico vigneto impiantato 10 anni fa a Loreto Aprutino nell’entroterra pescarese, su terreni argillosi a forte componente sabbiosa situati a 350 metri sul livello del mare, il Syrah ha trovato delle condizioni ottimali. Un’impenetrabile colore rosso rubino con riflessi violacei, sentori di frutti rossi, cioccolato e spezie.
CABERNET SAUVIGNON COLLINE TEATINE IGT MARINA CVETIC
Una produzione esclusiva di circa 3.000 bottiglie, da una singola vigna le cui piante superano i 40 anni d’età. La bassissima resa permette di ottenere uve di qualità straordinaria vendemmiate a km zero: la vigna di Colle Rosina sorge infatti proprio di fronte alla principale cantina Masciarelli. Il vino fermenta in acciaio e matura in rovere francese per oltre un anno. Segue un lungo affinamento in bottiglia. Profumi intensi di ribes nero e mirtillo, con un corpo pieno e morbido.
La cantina e le vigne di San Martino sulla Maruccina
San Martino sulla Maruccina, il paesino in cui Gianni Masciarelli ha iniziato la sua attività, è ancora oggi il cuore pulsante dell’azienda, con la dimora di famiglia, gli uffici e la cantina principale costruita a inzio anni novanta. Contiene le tre bottaie dove invecchiano i vini della linea Marina Cvetic, con la più bella dedicata al Montepulciano d’Abruzzo: ha un soffitto che ricorda un cielo stellato, riflesso su un pavimento rosso scuro che rappresenta la terra. Venne progettata così partendo da una frase che Gianni Masciarelli ripeteva spesso: “Un vignaiolo ha due cantine, quella in cemento e quella, più importante, sotto le stelle”.
La seconda bottaia è dedicata allo Chardonnay, con tonneau e barrique di primo passaggio, mentre nella parte interrata si trova la bottaia del Trebbiano. Le pareti sono realizzate con le pietre della Majella, a contatto diretto con uno strato di terra. In questo modo è garantita la temperatura naturale costante a 16,5°. Le barrique sono tailor made. Sono state fatte realizzare indicando precisamente il numero di doghe e le dimensioni di ogni pezzo di legno per poter ottenere il vino esattamente per come lo si è immaginato.
Tra le vigne oggi si alternano alberi di ulivo, alberi da frutto, seminativi, boschi e anche spazi incolti. L’azienda infatti lavora da anni seguendo la filosofia della difesa integrata, con concimazione organica, lasciando i filari inerbiti in maniera alterna, seminando sovescio e senza effettuare alcuna lavorazione del suolo durante la stagione. Per varie linee la vendemmia viene fatta a mano selezionando non solo i singoli grappoli ma anche i singoli chicchi. C’è attenzione alla quantità di energia consumata, al raccogliere nel momento giusto adattandosi al cambiamento climatico, senza negarlo facendosi trovare impreparati dalle sue rapide variazioni.
Castello di Semivicoli
A meno di 15 minuti d’auto dalla cantina si trova la frazione di Semivicoli con il suo castello incastonato nel verde delle colline teatine. Acquistato da Gianni Masciarelli come regalo per la moglie, in stato di degrado ma con ancora i mobili originali all’interno, venne aperto al pubblico nel 2009 dopo anni di restauro.
Costruito nel XVII secolo come dimora estiva per la famiglia baronale siciliana Perticone, divenne ospedale militare durante la seconda guerra mondiale, motivo per il quale venne risparmiato dai bombardamenti. Successivamente subì un periodo di declino che lo vide diventare una struttura adibita a ricovero degli attrezzi per i cittadini del paese.
La tenuta del castello produceva olio e vino già dal ‘600, tanto che la sala delle botti è addirittura la più antica di tutto il palazzo. La bottaia contiene tutt’oggi le enormi botti d’epoca, che vennero costruite direttamente al suo interno perché troppo grandi per passare dalla porta della cantina.
Gli interni del palazzo sono stati mantenuti il più possibile simili a come erano in origine, restaurando anche il mobilio d’epoca, tra credenze in pesante legno scuro, grandi specchi dorati, lampadari elaborati in vetro, poltrone damascate in oro e antichi camini anneriti dalla brace. E’ proprio qui, nelle sale storiche e nell’antica bottaia, che è possibile prenotare degustazioni dei loro vini accompagnati da selezioni di prodotti locali o dai piatti preparati dallo chef del castello.
Percorsi degustazione al Castello di Semivicoli
Durante la nostra visita al Castello di Semivicoli, abbiamo provato sia la degustazione in bottaia con alcuni vini Masciarelli (compresi quelli della linea bio), che la cena nel salone del piano nobile con i vini della linea Marina Cvetic.
La degustazione in bottaia comprende, in accompagnamento ai vini, una meravigliosa selezione di formaggi locali composta da caciocavallo, pecorini di Farindola e Amatrice, ricotta affumicata al ginepro, e il famoso “gregoriano” di Gregorio Rotolo, e l’ottimo olio evo bio dell’azienda (sempre realizzato da Marina Cvetic) servito con pane di farine locali fatto da un forno del posto in collaborazione con lo chef del Castello di Semivicoli.
A cena invece abbiamo assaggiato il Trebbiano riserva, lo Chardonnay e due Merlot, tutti della linea Marina Cvetic, uno del 2017 e uno del 2013 (quest’ultimo davvero eccezionale) abbinati rispettivamente ai seguenti piatti:
- patata in doppia cottura, burro di cacao e misticanza;
- tubetto mantecato ai ceci e nocciola;
- capocollo, il suo fondo e radicchio glassato;
L’olio evo bio Marina Cvetic
Uno nota di merito va anche alla piccola produzione di olio extravergine di oliva. Viene ricavato dalla spremitura a freddo delle cultivar presenti sul territorio. Dagli ulivi di proprietà, che si alternano ai vigneti nelle province di Chieti e Pescara, ottengono un blend biologico a base di cultivar autoctone: la dritta di Loreto Aprutino, la gentile di Chieti e il leccino. La raccolta delle olive è rigorosamente manuale e la molitura viene effettuata subito entro 4 ore. Un olio di media intensità, dalle note agrumate e di mandorla fresca.
Categorie: Esperienze in cantina, Food & Wine
Agnese
Fotografa freelance professionista specializzata in food&wine, travel e reportage; si occupa anche di post produzione e ritocco fotografico per terzi. Foodie appassionata, vive seguendo i valori dell' ecosostenbilità e predilige scrivere di realtà che lavorano a basso impatto ambientale e che si curano del benessere di terreno, animali e persone, producendo alimenti sani e il più possibile naturali. Viaggiatrice in solitaria, ama apprendere dai luoghi visitandoli per lo più senza programmazione e concedendosi il piacere di improvvisare il percorso giorno per giorno. Negli anni ha collaborato ed è stata pubblicata tra gli altri da Manfrotto, CNN Travel, Il Sole 24 ore, Gambero Rosso, Electrolux, Netaddiction. Il mio sito portfolio è www.agnesegambini.it
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Fotografa freelance professionista specializzata in food&wine, travel e reportage; si occupa anche di post produzione e ritocco fotografico per terzi. Foodie appassionata, vive seguendo i valori dell' ecosostenbilità e predilige scrivere di realtà che lavorano a basso impatto ambientale e che si curano del benessere di terreno, animali e persone, producendo alimenti sani e il più possibile naturali. Viaggiatrice in solitaria, ama apprendere dai luoghi visitandoli per lo più senza programmazione e concedendosi il piacere di improvvisare il percorso giorno per giorno. Negli anni ha collaborato ed è stata pubblicata tra gli altri da Manfrotto, CNN Travel, Il Sole 24 ore, Gambero Rosso, Electrolux, Netaddiction. Il mio sito portfolio è www.agnesegambini.it