Esperienze in cantina

Clara Marcelli: piccole produzioni, sperimentazione e altissima qualità per i migliori vini del Piceno

Clara Marcelli, l’eccellenza enologica del Piceno. Ci troviamo nelle campagne del borgo ascolano di Castorano dove sorge una delle cantine più meritevoli della regione Marche, capace di sperimentare reinventando sapori e gusti in un territorio dalla mentalità ancora per lo più tradizionalista (seppur con delle eccezioni). Si tratta di un’azienda vinicola indipendente, artigianale e biologica portata avanti dai fratelli Colletta dove l’altissima qualità è una costante di tutta la produzione e la ritroviamo sia nei vini entry level che nelle rare e preziose etichette di punta.

In cantina da Clara Marcelli

In cantina da Clara Marcelli – @agnesegambini2025

Clara Marcelli: uno stile riconoscibile

I fratelli Colletta, con i loro vini eleganti e innovativi, ci donano delle interpretazioni molto originali dei vitigni autoctoni del Piceno – Pecorino, Passerina, Montepulciano e Sangiovese – affiancandoli a più piccole produzioni di Grenache, Syrah e Cabernet Sauvignon. La balsamicità è la loro firma, una cifra stilistica ben riconoscibile che attraversa trasversalmente la quasi totalità della loro produzione, donando freschezza e verticalità tanto ai bianchi quanto ai rossi.

In aggiunta alla propria esperienza e capacità, la cantina Clara Marcelli, si avvale anche della consulenza agronomica ed enologica del rinomato viticoltore Marco Casolanetti (titolare dell’azienda vinicola Oasi degli Angeli e creatore del prestigioso Kurni).

Per farsi conoscere ed apprezzare hanno scelto una via alternativa al circuito fieristico tradizionale (al quale non prendono parte), privilegiando rapporti più diretti con consumatori più attenti e ristoratori. La produzione limitata – con alcune referenze che non superano le 500 bottiglie annue – permette all’azienda di mantenere questo approccio “riservato”, che la rende meno visibile al grande pubblico e più difficile da scovare. Piuttosto che investire in pubblicità, i fratelli Colletta hanno preferito concentrarsi sul lavoro in vigna e in cantina, una scelta resa possibile dalla bassa produzione che non richiede grandi volumi di vendita. Inoltre, una parte significativa della produzione viene esportata all’estero, in particolare in Giappone.

Ruggine - Clara Marcelli

Ruggine di Clara Marcelli @agnesegambini2025

Il terroir

Le vigne della cantina Clara Marcelli si trovano a 280 metri sul livello del mare. Le brezze dal Mar Adriatico mitigano le temperature estive, mentre la vicinanza ai Monti Sibillini garantisce significative escursioni termiche, fondamentali per lo sviluppo aromatico delle uve.
Il terreno è principalmente tufaceo, con zone argillose e presenza di arenaria compatta (ricca di fossili) che contribuisce alla formazione di acidi organici complessi durante la maturazione i quali donano ai vini la caratteristica della mineralità. L’azienda agricola si estende su circa 40 ettari di cui soltanto 10 vitati. I restanti comprendono uliveti (dai quali producono un olio extra vergine di oliva), boschi e qualche seminativo.

I vini di Clara Marcelli

I vini di Clara Marcelli @agnesegambini2025

Vendemmia, vinificazione e filosofia produttiva

La vendemmia viene svolta manualmente dopo un’attenta selezione in vigna, garantendo che solo i grappoli migliori e perfettamente maturi raggiungano la cantina. La filosofia è chiara: artigianalità, rispetto per la biodiversità, niente pesticidi o chimica di sintesi (sia in vigna che in cantina), solo piccole quantità di rame e zolfo quando necessario; lieviti unicamente indigeni per raccontare il territorio, affinamenti lunghi senza filtraggio o chiarifica. Curiosi e sperimentatori, i fratelli Colletta utilizzano materiali diversi per la maturazione dei vini: dall’acciaio inox ai tini troncoconici in legno, dalle botti grandi alle barrique di secondo/terzo passaggio, fino agli ovetti in cemento, diventati oggetti di design. Tutte i vini subiscono un affinamento minimo di 3 anni prima dell’immissione sul mercato.

Bottaia di Clara Marcelli

Bottaia dell’azienda Clara Marcelli – @agnesegambini2025

Storia dell’azienda Clara Marcelli

La storia dell’azienda Clara Marcelli affonda le proprie radici negli anni Sessanta, quando il nonno Giuseppe Colletta riscattò i terreni che aveva lavorato come mezzadro, diventandone proprietario. Negli anni Settanta impiantò un clone particolare di Montepulciano, che è tutt’oggi il tesoro aziendale per qualità e rarità. Il vero inizio si registra nel 1992, quando i genitori degli attuali titolari fondano l’azienda agricola, che prenderà il nome della madre “Clara Marcelli“. Ottengono da subito la certificazione biologica e si spendono per la valorizzazione dei vitigni autoctoni. Il vero anno della rivoluzione è infine il 2005 con la costruzione della nuova cantina, il passaggio generazionale (dai genitori ai figli) e la nascita della linea di vini che portano avanti tutt’oggi. In quegli stessi anni nell’80% dei vigneti aziendali viene abbandonato il sistema di allevamento guyot a favore del cordone speronato. Di recente infine hanno raddoppiato la superficie boschiva contrastando il dilavamento dei terreni e aumentando la diversità nei terreni.

clara Marcelli vini

Line-up degustazione di vini Clara Marcelli – @agnesegambini2025

Le etichette prodotte dalla cantina Clara Marcelli

I bianchi e il rosato

Raffa (Passerina) Fermentazione spontanea in acciaio, color giallo paglierino tenue. Sapido, fresco, minerale con note fruttate e floreali: frutta a polpa gialla e bianca, fiori di campo ed erbe aromatiche. Grande facilità di beva, estremamente piacevole e invogliante al sorso. La migliore Passerina che si possa trovare in commercio. 

Irata (Pecorino) Fresco e marino con un naso di frutta gialla e sentori mentolati. Al sorso è caratterizzato da un finale ammandorlato e agrumato.

Marke (Pecorino) Particolarissimo, originale, ben lontano dall’idea convenzionale di “Pecorino”. Marke è un vino macerato affinato in legno per 20 mesi. I tipici aromi di frutta fresca e fiori del pecorino qui evolvono, come il sentore di pesca che diventa confettura. È un vino fortemente balsamico, intenso, molto persistente, che profuma di salvia, mentuccia ed erbe officinali. Finale sapido di lunga persistenza. Una grande bottiglia, il miglior vino assaggiato in tutta la provincia ascolana.

Deco (Rosato) Viene prodotto con tutti i vitigni rossi dell’azienda che restano a contatto con le bucce dei bianchi.

Vini degustati

Vini Degustati – @agnesegambini2025

I rossi

Corbù (80% Montepulciano / 20% Cabernet Sauvignon) Tannico e sapido, con aromi di ciliegia e note di tostatura.

Piceno Superiore (50% Montepulciano / 50% Sangiovese) Un vino classico, con uno stile tradizionale, forse il più riconoscibile e caratteristico tra i vini ascolani, ma estremamente ben eseguito.

K’un (Montepulciano in purezza) La quintessenza del Piceno, il vino più venduto della cantina. Molto piacevole, classico, tannico solo nel finale, che è veloce e salino. Al naso profumi evoluti e speziati di amarena e cacao.

Bataté (Syrah in purezza) Vinificazione in acciaio e maturazione di 24 mesi in cemento. Color rosso rubino impenetrabile. Profumi intensi tipici del vitigno uniti ad alcuni terziari: frutti di bosco, ginepro, liquirizia e soprattutto pepe. Tannini morbidi ed equilibrati. Un’ottima Syrah.

Ruggine (Grenache, varietà Bordò) Un vino raro, quasi da meditazione, prodotto in sole 500 bottiglie l’anno. Nasce da un clone di Grenache localmente conosciuto come Bordò, che si dice sia stato portato nelle Marche secoli fa da pastori sardi in transumanza. I suoi acini sono piccoli e compatti, di bassissima resa: un’uva quasi “selvatica”. Da qui il nome, derivato dall’espressione dialettale sarda “sai de burda” (vite selvatica). Si tratta di un vitigno versatile, che permette raccolte sia precoci che tardive, ma che richiede tempo e pazienza per trasformarsi in un vino elegante. Per questo il Ruggine viene commercializzato non prima di 5 anni dalla vendemmia, trascorsi tra acciaio, legno e bottiglia. Il colore è rosso granato (tipico dei vini invecchiati ed evoluti) ossia un rosso con sfumature aranciate e ambrate sull’unghia. Al naso è complesso: presenta note ematiche e ferrose (caratteristica comune a molti vini rossi invecchiati che provengono da terreni di argilla rossa), che lasciano spazio a spezie, menta balsamica, fiori secchi, alloro e profumi di macchia mediterranea. In bocca è caldo e avvolgente con un finale fresco ed estremamente persistente. Oltre all’ultima annata disponbile (2019), abbiamo assaggiato la 2021 ancora in affinamento, per cogliere le differenze evolutive: a soli 3 anni dalla vinificazione si mostra con un rosso brillante, non vi è alcuna traccia ferrosa al naso e i profumi sono più ricchi e speziati, quasi inebrianti. Al palato però è ancora disarmonico: la freschezza e i tannini prevalgono sul corpo e la persistenza non convince.

Personalmente, i vini che ho più apprezzato sono, in ordine: Marke, Ruggine, Raffa e Bataté. Ma con una gamma così curata, la scelta diventa più che altro una questione di gusto personale: qualsiasi bottiglia si scelga sarà una garanzia.

Clara Marcelli – @agnesegambini2025

Come visitare la cantina Clara Marcelli

Attraverso il sito dell’azienda è possibile prenotare visite in cantina con degustazione. Verrete accolti da Daniele ed Emanuele Colletta con professionalità, informalità, disponibilità e grande gentilezza. Un’esperienza che consiglio vivamente e dalla quale difficilmente tornerete indietro a mani vuote. I prezzi dei vini sono molto onesti considerando il rapporto con la qualità: dai 12 ai 35 euro, con la sola eccezione di Ruggine che raggiunge i 90 euro.

Agnese

Fotografa freelance professionista specializzata in food&wine, travel e reportage; si occupa anche di post produzione e ritocco fotografico per terzi. Foodie appassionata, vive seguendo i valori dell' ecosostenbilità e predilige scrivere di realtà che lavorano a basso impatto ambientale e che si curano del benessere di terreno, animali e persone, producendo alimenti sani e il più possibile naturali. Viaggiatrice in solitaria, ama apprendere dai luoghi visitandoli per lo più senza programmazione e concedendosi il piacere di improvvisare il percorso giorno per giorno. Negli anni ha collaborato ed è stata pubblicata tra gli altri da Manfrotto, CNN Travel, Il Sole 24 ore, Gambero Rosso, Electrolux, Netaddiction. Il mio sito portfolio è www.agnesegambini.it


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