Oggi vi presento le ciambelline dell’attesa(ultimamente mi diverto a mettere i nomi…Ho iniziato con Blob, il lievito madre, e c’ho preso gusto)…
Nella posa plastica nella quale le potete ammirare, sono rimaste per oltre dodici ore(prima c’era poca luce per fare le foto e poi troppa…), ma non per questo hanno dato segni di cedimento, né tantomeno erano impazienti di raggiungere le altre compagne più bruttine che non se la passavano molto meglio…A differenza delle sorelle belle come delle statuine, le altre erano una sopra l’altra perché si sa che dentro una scatola di latta c’è posto per 40 ciambelline, ma ci si deve stringere un bel po’…
E l’attesa c’era stata anche quando ancora informi, in frigo, dovevano riposare…Le avevo così stressate mentre le impastavo che hanno chiesto una tregua di almeno un’ora…E abituate ai pochi gradi del mio frigo(ora ho capito perché il gelo perennemente vi albergava-ah, Saretta e le manopole dei gradi-) quando si sono trovate di nuovo sotto le mie calde manine, si sono completamente affidate a quel tepore facendosi modellare senza resistenza alcuna. Senza ulteriore farina, non si sono attaccate né alla spianatoia, né alle mie mani. Forse non volevano confondersi con la massa…
Lo zucchero lo hanno amato da subito; ma con l’aiuto di un po’ di latte esso si è trovato più a suo agio.
La prima ciambellina che ha fatto l’ingresso nel forno male ha sopportato i 180° da me impostati(Saretta e le manopole dei gradi, atto II°) e dopo appena 8 minuti, nella parte inferiore era nera dalla rabbia…
Ho cercato di farmi perdonare ma non ne ha voluto sapere e ha chiesto esplicitamente una pena meno scottante per le sorelle…
A 170° dopo 8 minuti le sorelle erano perfette, forse un po’ fragili, ma non appena fuori dal forno la consistenza era perfetta e l’abbronzatura nobile…
Tempo di farle ambientare e gnam, insieme ad una tazzina di caffè fumante o ad un goccio di vin santo…
Provatele perché credo che siano le ciambelline sperimentali più buone che siano mai uscite dal mio forno…
E poi sappiate che ci siamo conosciute bene, le ho educate e mi hanno promesso che non vi riserveranno nessuna brutta sorpresa!
Ciambelline con farina di castagne e mosto cotto
Ingredienti per circa 65 ciambelline
240 gr di farina 00
160 gr di farina di castagne
150 gr di zucchero semolato
100 gr di fecola di patate
30 gr olio d’oliva
80 gr olio di semi
1 pizzico di sale
10 gr di lievito per dolci
100 gr di mosto cotto
2 uova
1 cucchiaio colmo di semi di anice
Per rifinire
latte
zucchero semolato
Procedimento
Setacciare sulla spianatoia le farine, la fecola, il sale, il lievito. Fare la fontana e rompere al centro le uova. Unire gli oli e il mosto e impastare bene. Unire infine anche i semi di anice. Ottenere un impasto liscio e omogeneo. Formare una palla, avvolgerla nella pellicola trasparente e farla riposare in frigo per un’ora. Riprendere l’impasto, lavorarlo brevemente e formare dei cordoncini dello spessore di 8mm lunghi circa 16 cm. Unire le due estremità a formare delle ciambelline.
Proseguire in questo modo fino ad esaurimento dell’impasto.
Preriscaldare il forno a 170°.
Spennellare la parte superiore delle ciambelline con il latte e immergerle nello zucchero semolato solo dalla parte spennellata. Posizionare le ciambelline nella leccarda ricoperta di carta da forno(per me quella riutilizzabile di Tescoma) e farle cuocere per 8 minuti a 170°.
Sollevare le ciambelline delicatamente dalla teglia e farle raffreddare su una gratella per dolci. Una volta che saranno completamente fredde porle in una scatola di latta.
English version of the recipe
Little donuts with chestnuts flour and must
Serves about 65 donuts
240 g of all purpose flour
160 g of chestnut flour
150 g of granulated sugar
100 g of potato starch
30 g of olive oil
80 g seed oil
1 pinch of salt
10 grams of baking powder
100 g of must
2 eggs
1 heaping tablespoon of anise seeds
To finish
milk
granulated sugar
Directions
On the pastry board sift flour, starch, salt, yeast. Make a hole in the centre and break in it the eggs. Combine the oil and the must and mix well. Finally join the seeds of anise. You have to knead it until the dough is smooth and homogeneous. Shape into a ball, wrap in a plastic film and let in refrigerator for an hour. Take up the dough, knead briefly and form cords about 16 cm long. Join the two ends to form the donuts.
Continue this process until the dough will be ended.
Preheat oven to 170 degrees.
Brush the tops of donuts with milk and dip them in granulated sugar only from the brushed side. Place the donuts in a baking pan covered with baking paper and cook for 8 minutes at 170 degrees.
Gently lift the donuts from the baking pan and allow to cool on a wire rack for cakes. Once they are completely cold put them in a tin box to store them.
Categorie: Biscotti, Dolci, Dolci senza burro, Ricette
Sara
Buona forchetta, blogger, sommelier e content creator sono un’instancabile curiosa. Per professione collaboro con numerose aziende legate al food, beverage e travel occupandomi di food writing, food styling, editing, food photography, tour enogastronomici e interviste agli chef. Social media addicted, mi trovate sempre connessa!
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Buona forchetta, blogger, sommelier e content creator sono un’instancabile curiosa. Per professione collaboro con numerose aziende legate al food, beverage e travel occupandomi di food writing, food styling, editing, food photography, tour enogastronomici e interviste agli chef. Social media addicted, mi trovate sempre connessa!
Ma che meraviglia queste ciambelline!!
Bravaaaaa! Sei sempre un valido spunto 🙂
La parte più difficile sarà riporle nella scatola di latta…sono certa che dopo il primo assaggio non faranno in tempo ad arrivarci (Sonia Terminator atto I) ^_*
Bacioni
Che forte la storia di queste ciambelline compite, agghindate a festa con i nastri colorati, proprio come quelli che usavano una volta le mamme per intrecciare i capelli delle loro bimbe prima di andare all’asilo ….
Mi piace moltissimo l’idea del restyling delle classiche ciambelline 😀
In bocca al lupo!!!!!!!
belline queste ciambelline, da come le hai raccontate sono anche molto simpatiche e tenerine!
Mi piace l’abbinamento farina di castagne/mosto cotto/anice!
Le ciambelline sono una droga per me…non riesco a smettere di mangiarne, di solito riesco a contenermi, ma con loro proprio no…questa è una belissima idea soprattutto perchè adesso che arriva il freddino, dopo cena, accompagnate da un goccino di rhum o da una grappetta profumata sono l’ideale!! Io provo…se si comportano male faccio la spia!!! 🙂
belle, belle!brava sei stata ottimamente ispirata.non sai quanto ho riso perchè per la torta di domani io ho fatto una cosa simile e pensare che l’ho salvata per la foto perchè stava già finendo e poi l’ho tenuta lì per ore in posa in cerca della luce!!1
che dire: foto bellissime (l’attesa ha pagato..) e ricetta davvero interessante! e poi il racconto è davvero divertente.. complimenti!
che vita grama hanno le monoporzioni dei foodblogger: facciamo la selezione peggio che in casting per modelle.. solo le più belle passano, mentre le altre, povere loro, possono essere addentate subito solo perché brutte…
Che avventura queste ciambelline! Direi che se hai dato loro un nome c’è da preoccuparsi non poco, eh! E se invece mi dici che lo stesso hai fatto col lievito madre, quello non mi stupisce: te l’avevo detto che sembra di avere a che fare con un neonato? Comunque, tornando a queste belle fanciulle, direi che si sono lasciate modellare proprio bene… e direi anche che non sembrano il tipo di fanciulle che tradisce 🙂
Le ciambelline sono una meraviglia, ma la cosa più bella è che ci si rivede a Lucca :-)))!!! Un bacio
Mi hai fatto sorridere con queste ciambelline perfettamente abbronzate in attesa di te! Ricetta intrigante soprattutto la coppia mosto cotto e anice… foto incredibilmente belle!
ahahaha fantastica questa ode alla ciambellina!! 🙂 Castagne e mosto? bell’abbinamento.. molto autunnale!! ma ora che ci fai con 65 ciambelline??
Meravigliose questa ciambelline!
QUeste ciambelline sono deliziose non solo a vedersi ma anche e sopratutto…a mangiarsi! 😉
hai avuto tantissima pazienza per fare le foto, ma ne è valsa la pena.
Queste ciambelline mi piacciono un sacco e me le segno.
baci sabina
sono stupende!adoro la farina di castagne!
Sara sei diventata bravissima con le foto! 🙂 Complimenti veramente con il cuore! 😉 le ciambelline sono magnifiche… credo lo siano anche quelle bruttine che hai lasciato in disparte! 😉
Vevi 🙂
Quanto a dare il nome alle cose, credimi che siamo in buona compagnia 🙂 però mai, mai ai biscotti ho dato un nome, e sarebbe anche tempo di rifarmi, non credi? ho anche mezzo sacchetto di farina di castagne reduce dalla mia panificazione autunnale di qualche giorno fa 🙂
mmmm che delizia…me le vedo già ad accompagnare un bel tè fumante! E che adorabile crosticina di zucchero.
Baci e abbracci
laura
ah ah ah le manopole dei gradi… Molto belle e particolari con la farina di castagne e il mosto cotto. Un abbinamento che mi ispira parecchio
Eccolo il mosto!
Queste ciambelline devono essere molto particolari, brava!! Le avventure con le manopole hanno ripagato bene 😉
Sei stata brava a metterle sulla buona strada per così dire. Ti dirò, farina di castagne e mosto cotto mi stuzzicano un bel po’ penso che di queste ciambelline potrei mangiarne tante!
“L’avventura delle ciambelline”, hahaha, per fortuna alla fine ti sono riuscite. E aggiungerei che sono stupende, soprattutto tutte agghindate con i nastrini. Me ne offriresti qualcuna?
ahahhah bellissimo il tuo modo di introdurre le ricette! io le ciambelline le ADOROOOOOO!
io non ho ancora cominciato col lievito madre, ma tra poco ci provo 🙂
che belle le ciambelline, m’ispirano tanto! 😛
Sembrano buonissime… complimenti! 😉
Ma che belle ciambelline. Mi vorrei tanto fare una bella collona e poi quel nastrino porpora ci stà d’incanto 🙂
Buona serata cara
Ragazzi mi avete fatto arrossire le ciambelline con tutti questi complimenti…GRAZIE!!!
Sono contenta che vi siano piaciute loro e la loro storia…Se qualcuno le prova, a costo di mangiarne tante di seguito, mi faccia sapere cosa ne pensa ;)! A mio avviso l’abbinamento anice-mosto-castagne merita e i sapori si valorizzano l’un l’altro.
@pips. Avevi pienamente ragione ;)!
@sabri. Non so se a Lucca ci vediamo…Io ho partecipato al contest, ma non so se verrò…La festa certo mi incuriosisce…
@marzia. Il problema non c’è stato…Ci siamo a malincuore ( 😉 ) impegnati e le ciambelline non ci sono più…
@valeria. Prova: è divertente ;)! E il tuo pane l’ho memorizzato :)!
@tery. Dici che ne ho fato buon uso ;)?!
@giulia. Volentieri, ma vanno rifatte ;)!
Sono d’accordo: con un goccio di caffè (che sto bevendo con dei soffici mini plumcake) o, ancora meglio con il Vin Santo!! Ma sai che è una buona idea per uscire dai soliti cantuccini di prato che ormai faccio e rifaccio ogni settimana??!! Ricetta segnata!