A Montecatini Terme ci si arriva anche in autobus. Da Firenze (Santa Maria Novella) eh. Noi lo abbiamo scoperto perdendo un treno e abbiamo constatato che il mezzo a quattro ruote è più economico oltre ad essere più turistico. A Montecatini Terme ci vai per la remise en forme, per l’aria “bona” e per l’acqua delle terme. A Montecatini Terme ci vai con chi vuoi ma potresti programmare anche una fuga in solitaria tanto i toscani sono bravi a socializzare e a farti sentire a casa. A Montecatini Terme oltre alle buonissime Palle di Dante (acquistatele presso la Pasticceria Giovannini) ho scoperto un posticino o meglio lo abbiamo scoperto in due.
Stavolta la compagna delle mie peregrinazioni era il mio alterego (una volta biondo) se non fosse che lei è una biologa nutrizionista e a differenza mia gli orari del tabellone delle partenze dei treni ce li ha tutti ben impressi in mente :). Capita raramente di riuscire a mangiare con mia cugina e se io sono quella attenta al gusto, alle consistenze e alle materie prime, lei si focalizza sugli aspetti salutari e nutrizionali di quello che la carta canta.
Alla Pecora Nera si entra forse attratti dall’esterno curato, forse per il potere del passaparola. Ai tavoli turisti, habitué e alcuni clienti dell’hotel che lo ospita.
Il sottofondo musicale è rilassante, l’ambiente elegante e l’atmosfera molto soft. Il menù vasto e variegato cerca di accontentare tutti i palati. I nomi dei piatti non sono altisonanti e alcuni trasudano classicismo e regionalità. Traspare la voglia d’innovazione ma la tradizione sembra avere la meglio.
Immancabili due chiacchiere con Luciana la mente e l’anima del ristorante che si aggira tra i tavoli per dispensare consigli e soprattutto raccogliere suggerimenti e opinioni. L’ascolto del cliente è un requisito che dovrebbe appartenere a tutti i ristoratori.
Molti i piatti in menù a base di verdure ispirati alla cucina del sud Italia tra cui prevalgono alcune ricette di famiglia grazie alle origini pugliesi del marito della Signora Luciana. Nato come ristorante di carne offre ora anche il freschissimo pesce che arriva tutti i giorni da Viareggio. Da provare per restare leggeri il crudo di pesce, la catalana calda di scampi, gamberi e calamari, la spigola al sale (terribilmente e amabilmente retrò) e il filetto di rombo al cartoccio con le verdure. Interessanti e se vogliamo più creative le code di gambero al vapore con cipolle di Tropea e noci dell’Oltrepò Pavese. Sono state definite salutari dalla nutrizionista perché la cottura al vapore mantiene le caratteristiche organolettiche degli alimenti, tuttavia le sconsiglia a chi soffre di gastrite per la presenza di cipolle e frutta secca. Interessanti tra gli antipasti le arancine vegetariane con riso allo zafferano e scamorza affumicata e il tortino di carciofi gluten free.
Tra i dolci, tutti molto classici, degna di nota la centrifuga di mascarpone al Vinsanto con frutti di bosco spadellati e pistacchi. Alcuni dei vini, serviti da Alessandro, sono di produzione propria. Per gli amanti del rosso da non perdere il Belsedere 2008 un Sangiovese le cui uve sono coltivate a Murlo in provincia di Siena. Con un calice si fa il pieno di antiossidanti e gusto. E per il dolce vi consiglio un bicchierino di Moscato Passito DOC del Molise. Ambrosia, cosa ve lo dico a fare :)!
photos courtesy of QNT S.r.l. Firenze
Categorie: In viaggio, Italia, Ristoranti
Sara
Buona forchetta, blogger, sommelier e content creator sono un’instancabile curiosa. Per professione collaboro con numerose aziende legate al food, beverage e travel occupandomi di food writing, food styling, editing, food photography, tour enogastronomici e interviste agli chef. Social media addicted, mi trovate sempre connessa!
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