Polpo su purea di patate, olio al rosmarino e chips di cavolo nero. Un nome lungo per una ricetta che è la versione più moderna e attuale di un grande classico della cucina italiana, spesso riproposto anche sulla tavola natalizia: l’insalata di polpo e patate.
L’esecuzione è semplice e alcuni degli step del procedimento, quali la cottura del polpo a vapore, la realizzazione delle chips di cavolo e l’aromatizzazione dell’olio al rosmarino, possono essere fatti con anticipo. Da tenere per ultimi la crema di patate e la grigliatura del polpo, passaggio questo che lo renderà molto saporito. La crema di patate, che avvolge e accompagna il polpo grigliato, è liscia e vellutata ed è anche molto leggera poiché non contiene burro né formaggio ed è montata solamente con poco olio.
L’insieme della preparazione presenta un gusto armonico ed elegante. Non mancano la consistenza morbida e croccante, il dolce e l’amaro e la nota aromatica dell’olio al rosmarino che rende il tutto molto profumato. Il polpo su purea di patate con olio al rosmarino e chips di cavolo nero è un antipasto da provare e, abbondando con le dosi, può diventare anche un piatto principale per una cena a base di pesce.
Polpo su purea di patate, olio al rosmarino e chips di cavolo nero
Ingredienti per 4 persone
1 polpo da 800 g
40 g di olio evo + q.b.
2 rametti di rosmarino
pepe nero macinato al momento
sale
per la purea di patate
550 g di patate
150 ml di acqua
1 spicchio di aglio
olio evo
sale fino
per le chips di cavolo nero
150 g di foglie di cavolo nero
semi di sesamo q.b.
olio evo
pepe nero macinato al momento
sale
Procedimento
Iniziate la preparazione del polpo pulendolo. Eliminate la bocca, togliete le interiora dalla testa e lavatelo sotto l’acqua corrente per togliere i residui di sabbia dalle ventose. Fate bollire l’acqua in una pentola a bordi alti e immergetevi il polpo tenendolo per la testa per 3-4 volte al fine di far arricciare bene i tentacoli. Trasferitelo ora in una vaporiera e fatelo cuocere per circa 60 minuti o fino anche non sarà tenero (se non disponete di una vaporiera potete cuocere il polpo in acqua bollente controllando la cottura con i rebbi di una forchetta). Tagliate il polpo a pezzi.
Mettete in un pentolino 40 gr di olio evo, unite il rosmarino e fatelo scaldare senza farlo bollire. Spegnete e togliete il rosmarino.
Per fare le chips di cavolo nere lavate le foglie ed eliminate la parte centrale dura. Ricoprite con carta da forno una teglia e adagiatevi le foglie di cavolo nero. Spennellate con olio e condite con sale, pepe nero. Aggiungete anche i semi di sesamo. Fate cuocere in forno caldo a 180° per 9-10 minuti. Sfornate e tenete da parte.
Lavate le patate e immergetele in una pentola coprendole con acqua. Portate a bollore e fate cuocere finché saranno morbide e sarà possibile infilzarle con una forchetta. Scolatele, sbucciatele e tagliatele a fette. Mettete sul fuoco un pentolino con 1 cucchiaio di olio e 1 spicchio di aglio. Fate scaldare l’olio, eliminate lo spicchio di aglio e versate le patate e l’acqua. Fate cuocere alcuni minuti, poi frullate e aggiustate di sale. Tenete al caldo.
Fate scaldare una griglia di ghisa e scottatevi i pezzi di polpo 3/4 minuti per lato. Aggiustate di sale e pepe.
In un piatto disponete la purea di patate, i pezzi di polpo e completate con un giro di olio al rosmarino e con le chips di cavolo nero. Servite.
Con cosa accompagnare il polpo su purea di patate, olio al rosmarino e chips di cavolo nero
Immaginando un brindisi natalizio, ricco di bollicine fini e persistenti, la mia scelta per accompagnare il polpo su crema di patate, olio al rosmarino e chips di cavolo nero è il Prosecco DOC Brut senza solfiti aggiunti di Cantina Pizzolato. Caratterizzato da un profumo armonico e da un gusto fresco e ben equilibrato, il Prosecco DOC Brut senza solfiti aggiunti 100% biologico e certificato vegano, è ideale a tutto pasto e ottimo per accompagnare aperitivi e antipasti a base di pesce o verdure.
Il Prosecco DOC senza solfiti aggiunti di Cantina Pizzolato e la sua etichetta
Il Prosecco DOC senza solfiti aggiunti è un vino che rispecchia in pieno la filosofia aziendale di Cantina Pizzolato caratterizzata dalla volontà di rispettare l’ambiente ed eliminare l’uso di sostanze chimiche nella produzione di vini equilibrati, sani e buoni. La produzione di tali vini rappresenta una sfida e necessita di moltissimo studio e sperimentazione ma il risultato sono prodotti sostenibili adatti anche a quei consumatori che a causa di allergie ed intolleranze all’anidride solforosa si sono dovuti privare fino ad ora del piacere di un buon calice di vino.
Il Prosecco DOC senza solfiti aggiunti di Cantina Pizzolato viene prodotto con le uve migliori dei vitigni di Glera di proprietà della Cantina. Le uve vengono selezionate e raccolte a mano nella prima metà di settembre. Il requisito per ottenere un buon prodotto, senza ricorrere all’uso di sostanze chimiche, è che le uve che arrivano in cantina siano sane, incontaminate e in grado di sprigionare naturalmente i migliori profumi. La produzione del Prosecco DOC senza solfiti aggiunti prevede un’unica fermentazione in bianco a partire dal mosto che viene attivata con lieviti selezionati, bassi produttori di anidride solforosa, ed avviene ad una temperatura controllata di 14°C. Dopo circa due mesi il vino viene chiarificato con l’utilizzo di un particolare minerale chiamato bentonite e non con prodotti di origine animale e questo fa in modo che il vino sia un prodotto vegano certificato.
Il packaging del Prosecco DOC senza solfiti aggiunti è rispettoso dell’ambiente, rispecchia la natura e l’identità del vino che contiene. La bottiglia è in vetro leggero, il tappo è coperto da una velina fissata con un nastro in materiale cartaceo legato a mano e l’etichetta è a basso impatto ambientale poiché realizzata in carta riciclata realizzata con il 15% di vinacce dell’uva della cantina.
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Sara
Buona forchetta, blogger, sommelier e content creator sono un’instancabile curiosa. Per professione collaboro con numerose aziende legate al food, beverage e travel occupandomi di food writing, food styling, editing, food photography, tour enogastronomici e interviste agli chef. Social media addicted, mi trovate sempre connessa!
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