Antipasti

Terrina di polpo con pesto di basilico per lo Chardonnay DOC Venezia “Back to Basic” di Cantina Pizzolato [Food&Wine pairing]

La terrina di polpo con pesto di basilico e mandorle è un antipasto fresco perfetto per la bella stagione. Scenografico ed elegante è buonissimo se abbinato con un pesto leggero di basilico e mandorle. Approfittando di una stupenda giornata di tipiedo sole primaverile ne abbiamo approfittato per mangiarlo durante un piacevole pranzo in giardino.
Realizzare la terrina di polpo con pesto di basilico è semplice e, se posso darvi un consiglio, per la vostra ricetta utilizzate un polpo decongelato. I tempi di cottura saranno ridotti e sarete certi di mangiare un polpo tenerissimo.

Terrina di polpo con pesto di basilico
Ingredienti per 1 stampo da plum cake di 8cm X 26cm X 5cm (h)
1 polpo da 1 kg*
1 cipolla
1 foglia di alloro
1 cucchiaio di aceto di vino bianco
60 g di olive taggiasche denocciolate
250 g di patate
sale

per il pesto di basilico e mandorle
30 g di foglie di basilico
30 g di mandorle pelate
40 g di olio evo
1/2 spicchio di aglio
sale

Procedimento
Per realizzare la terrina di polpo iniziate dalla cottura di quest’ultimo. Riempite una capiente pentola con acqua e aggiungete l’alloro, la cipolla e l’aceto di vino bianco. Portate a bollore quindi salate e tenendo il polpo dalla testa immergete i tentacoli in acqua bollente per pochi secondi ripetendo il gesto per 3 volte. Dopo aver scottato i tentacoli immergete tutto il polpo in acqua bollente e fatelo cuocere per circa 40 minuti o fino a che infilzandolo con una forchetta non risulterà tenero. Spegnete il fuoco e lasciate il polpo nella sua acqua di cottura fino a che non sarà freddo.
Nel frattempo sbucciate le patate e tagliatele a piccoli pezzi. Mettetele in una casseruola con acqua fredda e poco sale e fate cuocere per circa 12 minuti. Scolatele e lasciatele raffreddare.
Quando il polpo sarà freddo scolatelo, eliminate la pelle e tagliatelo a pezzettoni. Prendete uno stampo da plum cake e rivestitelo internamente con pellicola trasparente. Versatevi all’interno metà del polpo compattandolo bene poi fate uno strato di patate e olive quindi completate con il restante polpo. Schiacciate bene, chiudete con pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigo con un peso sopra per almeno 12 ore.
Prima di servire la terrina di polpo preparate il pesto. Lavate e asciugate le foglie di basilico e mettetele nel bicchiere di un mixer ad immersione. Aggiungete le mandorle, l’aglio privato dell’anima interna e una presa di sale. Versate l’olio a filo e frullate fino ad ottenere un pesto omogeneo.
Estraete la terrina di polpo dal frigo, eliminate la pellicola e sistematelo su un piatto da portata. Servitelo tagliato a fette accompagnandolo con il pesto di basilico e mandorle.

*io ho utilizzato un polpo già pulito decongelato che necessita di un tempo di cottura più breve rispetto ad un polpo fresco.

Con cosa accompagnare la terrina di polpo con pesto di basilico

Il perfetto wine pairing per questa succulenta terrina di polpo con pesto di basilico è lo Chardonnay DOC Venezia della linea Back to Basic di Cantina Pizzolato che ha un’acidità equilibrata e un colore giallo paglierino non particolarmente carico. Il profumo caratteristico è delicato e fruttato e il sapore elegante e armonico. Questo vino fresco e profumato oltre a sposarsi alla perfezione con la terrina di polpo e anche il vino ideale da consumare durante un pranzo in giardino.

L’innovazione della linea Back to Basic di Cantina Pizzolato

Sono stati necessari due anni di studio, impegno e progettazione per una novità rivoluzionaria presentata in occasione del 40° anno di attività da Cantina Pizzolato, azienda vitivinicola con sede a Villorba nel trevigiano, vocata al biologico da sempre e certificata dal 1991. Spinto dall’amore per il territorio, il rispetto per il pianeta e l’importante tema della salute dei consumatori, Settimo Pizzolato titolare della cantina, aveva intrapreso già in tempi non sospetti la difficile strada del biologico che, con il senno di poi, si è rivelata essere la giusta direzione. Ora per festeggiare i quarant’anni di attività è andato oltre e con la linea Back to Basic è riuscito a tradurre in un nuovo prodotto i valori identitari ed essenziali della sua azienda coinvolgendo anche aziende e figure professionali che gravitano attorno alla realizzazione di una bottiglia di vino. Nella linea Back to Basic di Cantina Pizzolato è stato ridotto al minimo l’impatto della filiera della produzione e commercializzazione del vino sull’ambiente poiché oltre al vino biologico e vegano anche il vetro, il tappo, la capsula, l’etichetta e i cartoni di imballaggio sono sostenibili.

I vini biologici e vegani della linea Back to Basic di Cantina Pizzolato sono quelli che meglio raccontano e rappresentano il territorio dove nascono: Manzoni Bianco, Chardonnay, Pinot Grigio, Raboso, Pinot Nero.
Tutti i vini della nuova linea vengono imbottigliati all’interno di un vetro molto innovativo denominato wild glass composto per il 94% da vetro riciclato. Questo materiale oltre ad essere sostenibile è anche altamente personalizzabile e nel caso della linea Back to Basic si è voluto accentuare l’unicità e l’imperfezione del vetro riciclato utilizzando una texture che ha un effetto vintage. In altre parole questa bottiglia unica nel suo genere è quello che si ottiene quando la sostenibilità sposa e supporta il design.

L’etichetta in carta Sabrage 100% riciclata è un sottoprodotto dell’industria tessile poiché ottenuta dallo scarto della lavorazione del cotone. È un’unica fascia con molti elementi impressi e pochi stampati per ridurre al minimo l’uso di inchiostro.

Il tappo è realizzato interamente in sughero, materiale ecologico e sostenibile al 100%, naturale, rinnovabile, riciclabile e riutilizzabile che permette di compensare un livello di CO₂ pari a 297 grammi.

La capsula presenta anch’essa elementi di ricerca e sviluppo in ambito green in quanto deriva da materiale di riciclo.

 Limballo del cartone presenta il 79% di carte riciclate. Oltre a questo per la stampa sono stati utilizzati colori su Base Acqua a basso impatto ambientale.

Sara

Buona forchetta, blogger e content creator sono un’instancabile curiosa. Nel 2010 ho deciso di riunire le mie passioni (cucina, scrittura, viaggi, vino e fotografia) in un blog, L'Appetito Vien Leggendo. Per professione collaboro con numerose aziende legate al food, beverage e travel occupandomi di food writing, food styling, editing, food photography, tour enogastronomici e interviste agli chef. Sono anche una social media addicted e mi trovate sempre connessa!


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