Esperienze in cantina

Prà Wines, una cantina nel Soave Classico dove dormire tra i filari

In Veneto, nel territorio contiguo alla ben nota Valpolicella, si trova la macroarea del Soave dove viene coltivato uno dei vitigni a bacca bianca più importanti e generosi della regione: la Garganega. Sono arrivata in questo verdissimo fazzoletto di terra, con le alture ricoperte di ordinati filari, in una piovosa giornata di fine giugno e sono rimasta affascinata dalla lussureggiante vegetazione. Ci troviamo a poco più di 20 minuti di auto da Verona e proprio nel cuore del territorio di produzione del Soave Classico sorge l’azienda vitivinicola di Graziano Prà. Sono 40 le vendemmie sulle spalle di questo vignaiolo indipendente, che con possedimenti nelle varie zone del Soave Classico e una tenuta nella vicina Valpolicella, produce vini secondo la sua impostazione.

Soave Classico. Vigneti lungo il Percorso dei 10 Capitelli

Soave Classico. Vigneti a perdita d’occhio | @saramilletti2024

In cantina con Graziano Prà

La cantina di Graziano Prà sorge a Monteforte d’Alpone, uno dei due comuni dove è consentito produrre il Soave che in etichetta può riportare la dicitura Classico. L’altro comune è quello di Soave e si tratta della zona storica e antica di produzione di questo vino fortemente legato al territorio nel quale nasce.
Siamo ai piedi dei Monti Lessini dove i suoli sono di origine vulcanica, i vigneti sorgono in collina e godono di un microclima ideale. La natura qui è generosa e Graziano, per dirlo con parole sue, “non migliora quello che la natura ha da offrire, ma la conduce nella giusta direzione per ottonere un vino elegante e prezioso”.
Oltre ai circa 40 ettari tra le colline del Soave, Graziano si prende cura di 8 ettari nelle fredde colline della Valpolicella battute dai venti dei Monti Lessini. Qui i suoli sono calcarei e scagliosi e i vitigni Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta si esprimono al meglio.

Uve allevate in regime biologico

Uve allevate in regime biologico | @saramilletti2024

Formatosi come enologo, Graziano rappresenta la terza generazione dell’azienda: i vigneti di famiglia, erano gestiti prima dal nonno e poi dal papà. Tra i capisaldi della sua rivoluzione la decisione di produrre vini solo con uve autoctone allevate secondo i regimi biologici, le scelte agronomiche che influenzano il benessere e la salubrità dei prodotti agricoli, l’innovazione nel chiudere le bottiglie con il miglior tappo, la pazienza in vigna e in cantina.

In cantina - Prà Wines

In cantina – Prà Wines | @saramilletti2024

I vini di Graziano Prà

Ho degustato i vini di Graziano Prà durante un pranzo in compagnia del produttore. Andando oltre i tecnicismi, ho apprezzato l’atmosfera rilassata e l’emozione, che è stata un crescendo, assaggio dopo assaggio. Dato di fatto è che, i vini di Graziano (350.000 bottiglie per i bianchi, 60.000 per i rossi), sono indubbiamente gastronomici! Si prestano ad una tavolata conviviale e offrono tanti spunti da approfondire.

Soave Graziano Prà

Soave Graziano Prà | @saramilletti2024

Vini bianchi

Otto, Wild, Staforte, Monte Grande e Colle Sant’Antonio sono le cinque espressioni del Soave di Graziano.

  • Otto è il vino più giovane e di pronta beva. Viene prodotto da 40 anni ed è la bottiglia da tenere sempre in cantina. Fresco, minerale e sapido va bene anche per un aperitivo;
  • Wild viene prodotto con i lieviti indigeni e al naso i profumi sono molto intensi;
  • Staforte è un vino elegante e raffinato frutto della pratica del batonnage durante la vinificazione all’interno i botti di acciaio;
  • Monte Grande (solo 15.000 bottiglie) viene prodotto con le uve di un vigneto storico e possiamo definirlo il fuoriclasse. Al naso ricorda moltissimo il Riesling, ha un’importante nota minerale e una bella spalla acida e grazie alla sua complessità è un vino bianco che si presta all’invecchiamento. Per la sua produzione una parte delle uve viene lasciata appassire leggermente in vigna, la vinificazione avviene in acciaio e l’affinamento, che dura 10 mesi, è sui lieviti (sur lie) all’interno di botti grandi in rovere;
  • Colle Sant’Antonio è il Soave più ricco, complesso e opulento, un vino che si fa attendere. Il colore è un giallo dorato intenso e si abbina ai piatti della tradizione veneta quali sarde in saor, fegato alla veneziana e baccalà alla vicentina. Perfetto anche in abbinamento con i formaggi erborinati;
amarone e ripasso della valpolicella di Graziano Prà

Amarone e Valpolicella Superiore di Graziano Prà | @saramilletti2024

Vini rossi

Valpolicella, Valpolicella Superiore, Amarone e Ripasso sono i rossi che già dal nome poco lasciano all’immaginazione. Tutti vengono prodotti con uve coltivate al di sopra dei 500 mt e sono accomunati da una freschezza quasi inaspettata per questa tipologia di vini.

  • Valpolicella è il vino rosso che può essere servito anche ad una temperatura di 14°-15° e può essere abbinato con piatti a base di tonno o salmone. Ha un tannino fine ed elegante e aromi di frutti rossi e spezie;
  • Ripasso è un vino che ha bisogno di tempo per esprimersi al meglio. È pulito, sincero ed elegante e si abbina a primi piatti con sugo di carne e alle carni rosse in genere;
  • Valpolicella Superiore è complesso e lento di frutta rossa matura e di piccoli frutti scuri si alternano ai sentori speziati, terrosi e minerali di grafite e terra umida. Vista la sua complessità, l’abbinamento ideale sono piatti di terra saporiti e speziati;
  • Amarone, un piccolo capolavoro. Al naso è sorprendente ed evolve ad ogni olfazione. Il sorso è potente con note di ciliegia matura, prugna, eucalipto, liquirizia, rabarbaro e cacao amaro. Da gustare sia come vino da meditazione che in abbinamento a piatti a base di carne, di selvaggina da pelo a da piuma e con formaggi molto stagionati;

Prà Wines e l’ospitalità: Agriturismo Monte Bisson

Circondata dai filari di un vigneto, in una letterale oasi protetta, sorge la struttura che l’azienda Prà Wines ha destinato all’ospitalità: Agriturismo Monte Bisson. Dintorni ricchi di vegetazione, fioriti e rilassanti, vista sul Castello di Soave, colori tenui, raffinata eleganza. La struttura è un vecchio cascinale completamente ristrutturato che ospita due camere da letto matrimoniali e una cucina in comune. All’agriturismo Monte Bisson il tempo si ferma e potrete concedervi un calice di vino in uno dei tanti spazi comuni sia all’interno che all’esterno.

Agriturismo Monte Bisson - Esterni | @saramilletti2024

Agriturismo Monte Bisson – Esterni | @saramilletti2024

Agriturismo Monte Bisson - Vista su giardino e filari

Agriturismo Monte Bisson – Vista su giardino e filari

Agriturismo Monte Bisson - Soave

Interni dell’agriturismo Monte Bisson – Soave | @saramilletti2024

Trekking tra i filari: percorso dei 10 capitelli

Se l’eccellenza dei vini di Graziano Prà e la struttura ricettiva Monte Bisson immersa nel verde tra i filari non fossero abbastanza, c’è un altro motivo per programmare la vostra visita nella zona del Soave. Se siete appassionati di camminate panoramiche qui potrete intraprenderne una adatta a tutti: il percorso circolare 10 Capitelli. Si tratta di un percorso percorso circolare di circa 9 km attraverso la natura e i vigneti che inizia dalla piazza principale di Monteforte d’Alpone. L’altezza massima che si raggiunge è di 200 metri e corrisponde al capitello “del Foscarin” dove grazie alla posizione fortunata del sentiero, godrete di una vista a 360° sui dintorni. Il percorso è accessibile tutto l’anno ed è ben segnalato ma immaginate la meraviglia di percorrerlo in autunno durante la vendemmia nei vigneti!

Percorso dei 10 capitelli Soave | @saramilletti2024

Percorso dei 10 capitelli Soave | @saramilletti2024

Sara

Buona forchetta, blogger, sommelier e content creator sono un’instancabile curiosa. Per professione collaboro con numerose aziende legate al food, beverage e travel occupandomi di food writing, food styling, editing, food photography, tour enogastronomici e interviste agli chef. Social media addicted, mi trovate sempre connessa!


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