
Partirei con la corsa all’ultimo #Hashtag. Stiamo diventando sempre più tecnologici e questo i blogger lo sanno bene. Ai tempi in cui ci si presenta con la domanda “What’s your name Twitter?!”(questa-non-la-volevamo-sentire) il minimo che avessimo potuto fare era inviare dei segnali di fumo “cinguettii” per aggiornarvi con un max di 140 battute più o meno indicizzate, circa le nostre attività(quando la rete ce lo permetteva, quindi se decidete di trascorrere qualche giorno in questo paradiso, potrete anche utilizzare la scusa del “non c’era campo” per scomparire per il resto del mondo ;-)) sperando di aver fatto cosa gradita!






















Categorie: In viaggio, Italia, Ristoranti

Sara
Sara, 36 anni, instancabile curiosa. Dicono che parlo troppo e dormo troppo poco. Nel 2010 ho deciso di aprire il sito L’Appetito Vien Leggendo come blog di cucina, mia grande passione insieme a scrittura, viaggi e fotografia. Vivo a Milano, ma vengo dalla campagna. Se fossi uno dei sette peccati capitali, non potrei impersonificare altri che la gola. Da bravo sagittario (ascendente sagittario) vivo con il trolley a portata di mano e mi troverete sempre pronta per l’ennesimo viaggio alla scoperte delle ricchezze enogastronomiche di ogni paese. Nella vita sono una freelance. Collaboro con aziende legate al mondo food&beverage (Carrefour, Fairy, Pan di Stelle, Electrolux, Sanbittèr, Barilla, Cinzano…per citarne alcune) e sono contributor per il sito de La Cucina Italiana. Mi occupo di food writing, food styling, editing, food photography, sviluppo di ricette, test di nuovi prodotti, conduzioni tv e mi diverto ad intervistare gli Chef. Sono una social media addicted e mi trovate sempre connessa!

Scopri Sara
Sara, 36 anni, instancabile curiosa. Dicono che parlo troppo e dormo troppo poco. Nel 2010 ho deciso di aprire il sito L’Appetito Vien Leggendo come blog di cucina, mia grande passione insieme a scrittura, viaggi e fotografia. Vivo a Milano, ma vengo dalla campagna. Se fossi uno dei sette peccati capitali, non potrei impersonificare altri che la gola. Da bravo sagittario (ascendente sagittario) vivo con il trolley a portata di mano e mi troverete sempre pronta per l’ennesimo viaggio alla scoperte delle ricchezze enogastronomiche di ogni paese. Nella vita sono una freelance. Collaboro con aziende legate al mondo food&beverage (Carrefour, Fairy, Pan di Stelle, Electrolux, Sanbittèr, Barilla, Cinzano…per citarne alcune) e sono contributor per il sito de La Cucina Italiana. Mi occupo di food writing, food styling, editing, food photography, sviluppo di ricette, test di nuovi prodotti, conduzioni tv e mi diverto ad intervistare gli Chef. Sono una social media addicted e mi trovate sempre connessa!
ciao cara, le tue foto sono meravigliose, hai condensato perfettamente l’esperienza del viaggio e soprattutto.. del cibo! alla prossima
Grazie Elisa! Al prossimo tour! Un bacio
Che meraviglia Sara!!! Davanti a questo spettacolo penso solo una cosa: Che mi sono persa!!!!
Sono certa che anche il mare ti ha dato tanto…Però certo che un bicchiere alla nostra me lo sarei bevuto volentieri ;)!
Bel reportage sbevazzina mia! Baci baci
Grazie! Baci anche a te!
Cara sbevaz … ehm Sara, per qualche minuto mi è sembrato di stare in questi posti magici! 🙂
Un bacio grande!
Sono felice Elisa! Un bacione anche a te!
Cara Sara, hai centrato in pieno l’essenza del nostro viaggio insieme: emozioni, risate, hashtag (e vino bien sûr!).
grazie per la foto da Alice persa nell’orto di Maurilio, ho pensato seriamente di restare lì 🙂
a presto per il prossimo giro, il club delle #sbevazzine non si ferma
baci
Claudia
Se ci fermassimo saremmo perdute! Vedi la degustazione con Oltolini ;)!
Complimenti per queste splendide immagini! :*
Grazie mille Meggy! Un bacio
si puo’che a quest’ora mi fai venire fame?!!!!!
Con quei piatti può capitare ;)!
la foto con la mia mano che apre il caveau di maurilio garola la vorrei proprio 😛
grazie anche a te saretta, speriamo di rivederci presto qui a milano. anzi, quando vieni a trovarci? 🙂
Ma certo sbevazzina, per la serie “abbiamo le prove” ;)! Un bacio
Che meraviglia questo post
bravissima ciao
Grazie mille!
In ritardo ma con un perfetto racconto 😉
Le foto sono bellissime e anche tu, bacione
Grazie Marina! Un piacere averti conosciuta :)! Spero ci saranno altre occasioni! Un bacio anche a te!
Quando vedo i post sulle Langhe sui blog penso sempre alla stessa cosa: quello che fino agli anni ’60 era un posto duro e inospitale dominato da una mentalità crudele, dal quale la gente scappava per andare a lavorare a Torino o all’estero, ora è diventato un posto super chic. Io non riesco a vederlo così bello, perchè penso sempre ai racconti di famiglia e alle descrizioni di mio nonno. Elena
Vedi Elena l’hai scritto tu stessa che tu non riesci a considerare le Langhe un posto così bello per dei motivi personali, ma per me che sono una turista appassionata di food&wine le Langhe non possono che rappresentare un paradiso. Mi spiace comunque venire a conoscenza di tale passato tutt’altro che ameno che ignoravo. Un abbraccio
che bello anche il tuo reportage 🙂
e che belle foto!
Grazie Gio :)!