“Oggi su da te dovrebbe fare molto freddo, ma non credo che nevicherà…E se riesci fai una telefonata a tua nonna e fallo adesso altrimenti ti dimentichi e non la chiami più”.
Alle 8 ero già alla seconda apertura giornaliera del suo portellone. Dopo aver ricollocato al suo interno il cartone del latte parzialmente scremato e il barattolo del caffè(ho appreso da un’amica francese che a sua volta l’ha scoperto grazie ad un amico calabrese, che è preferibile conservare la polvere del caffè in un luogo fresco e umido) ho estratto le cipolle, le capesante e i baccelli di piselli per posizionarli sul tavolo degli indagati.
Non sono trascorse neanche 24ore da quel momento e su quelle tavole bianche dal sapore un pò vintage, è stato un susseguirsi di innocenti patate, fragole direttamente dal Marocco, more extralarge che hanno sorvolato l’Oceano per arrivare fin quì(ringrazio il cielo di aver scoperto, passeggiando con Tery, il fruttivendolo in Corso Genova. A lui basta chiedere e ti darà, a peso d’oro ovviamente), spinaci baby e merluzzo nordico.
Si sono prestati senza opporre resistenza alcuna, per una fototessera “artistica”, prima di essere vittime dei miei esperimenti culinari che di lì a poco li avrebbero resi irriconoscibili.
Il forno e’ stato il mio alleato numero uno. Il frigo invece e’ così stipato che potrebbe meritarsi un’instagrammata e a breve il congelatore inizierà a svolgere in pieno il suo dovere(i consigli delle amiche sono sempre preziosi).
E dopo le foto, le ricette, i testi e le post-produzioni, mi sono ricordata delle briciole…La maggior parte di loro erano finite in un crumble inedito, ma un po’ ne erano rimaste. E così senza pensarci troppo, ho improvvisato una crostata e facendo mente locale mi sono assicurata che sul blog non ne avessi mai ricettata neanche una…
E quando la sera mi sono seduta per assaporarne un piccolo pezzo mi sono ricordata che “cavolo dovevo telefonare a mia nonna”…
1 tuorlo
1 bacca di vaniglia
1 egg
1 egg yolk
250 gr of all purpose flour
100 gr of cold butter
80 grams of sugar
1 vanilla bean
1/2 ts of baking soda
1/2 ts of cream of tartar
Categorie: Dolci, Ricette, Torte e Crostate
Sara
Buona forchetta, blogger, sommelier e content creator sono un’instancabile curiosa. Per professione collaboro con numerose aziende legate al food, beverage e travel occupandomi di food writing, food styling, editing, food photography, tour enogastronomici e interviste agli chef. Social media addicted, mi trovate sempre connessa!
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Buona forchetta, blogger, sommelier e content creator sono un’instancabile curiosa. Per professione collaboro con numerose aziende legate al food, beverage e travel occupandomi di food writing, food styling, editing, food photography, tour enogastronomici e interviste agli chef. Social media addicted, mi trovate sempre connessa!
Ciao saretta, i colori di questo post sono fantastici! Posso dirti che hai “improvvisato” una crostata da urlo?
Un saluto
simona
Grazie Simo! Un saluto a te!
che aspetto magnifico…adoro le more di rovo e la crostata è una delle mie torte preferite!! Very delicious!
La crostata a mio avviso è uno dei classici che non muore mai 🙂
Ehhh il caro fruttivendolo gioielliere di Milano!
Ti rubo una fettina di crostata che, come sai…le adoro :-))
Il fruttivendolo gioielliere grande scoperta ;)!
Che meraviglia!!! Te ne ruberei volentieri una fetta!!
Copio e incollo!
Ciao ciao
🙂
fAVOLOSA!
Grazie 🙂
Sento quasi il profumo! Fantastica!
Grazie 🙂
la mia preferita complimenti io la adoro
Grazie 🙂
Se questa bella crostata, mentre l’assaggiavi, ti ha fatto pensare alla tua nonna.. non può che essere super buona! E poi.. l’aspetto parla da solo per non parlare del dolce ripieno.. Molto meglio della classica crema alle nocciole (almeno per me). 🙂