Pollo alla cacciatora con olive per il Barbaresco DOCG Duchessa Lia [Food&Wine pairing]
Il pollo alla cacciatora con olive è una ricetta povera, tipicamente Toscana, che riesce a rendere succulente le carni bianche e si prepara con l’utilizzo di una sola casseruola. Come per tutte le ricette della tradizione, ogni famiglia custodisce la sua versione, che varia dalle altre nella misura di un paio di ingredienti a seconda della regione.
Esistono infatti una versione in bianco, una versione con i capperi e i pinoli (leggi pollo alla cacciatora alla ligure), in Sicilia viene profumato con il finocchietto selvatico mentre in Piemonte (nella zona dell’Astigiano ad essere precisi) con una generosa manciata di basilico fresco.
Il pollo alla cacciatora con le olive è facile e veloce da fare e per ottenere un ottimo risultato il pollo che utilizzerete dovrebbe essere preferibilmente ruspante. Potrete poi decidere se utilizzarne uno intero ridotto a pezzi o se optare per quelle che solitamente sono le più contese quando viene servito in tavola: cosce e sovracosce. La riuscita di questa ricetta è dovuta ad un immancabile soffritto iniziale, a tanto profumato rosmarino per aromatizzare e facoltativa, ma fortemente consigliata, è anche una punta di peperoncino piccante capace di regalare al piatto un twist in più.
Prima di gustare il pollo alla cacciatora con olive, tostate del pane toscano “sciapo” (o preparate della polenta) che vi servirà per la scarpetta finale con il saporito sughetto e stappate una bottiglia di ottimo vino rosso corposo e avvolgente.
Pollo alla cacciatora con olive
Ingredienti per 4 persone
1,2 kg di pollo ruspante ridotto in pezzi (o cosce e sovracosce)
600 g di polpa di pomodoro
30 g di filetti di acciughe sott’olio
2 rametti di rosmarino
1 cucchiaio di olive taggiasche sott’olio denocciolate
1 bicchiere di vino rosso
1 cipolla dorata
1 spicchio di aglio in camicia
1 carota
1 costa di sedano
olio evo
peperoncino a scaglie q.b.
prezzemolo
sale fino
pepe nero macinato al momento
Procedimento
Iniziate la preparazione del pollo alla cacciatora con olive partendo dal soffritto. Tritate finemente la cipolla, il sedano e la carota e metteteli in una casseruola con olio evo. Aggiungete anche lo spicchio di aglio in camicia, il peperoncino e le acciughe. Fate rosolare per qualche minuto a fuoco moderato per non bruciare la cipolla. Aggiungete il rosmarino ed il pollo e rosolatelo su tutti i lati fino a che non sarà dorato cominciando dalla parte della pelle fino a che non sarà uniformemente dorato. Alzate la fiamma, sfumate con il vino rosso e fate evaporare completamente l’alcol.
Togliete i rametti di rosmarino e lo spicchio di aglio ed aggiungete i pomodorini e le olive nere. Aggiustate di sale e pepe, coprite con il coperchio e fate cuocere a fuoco medio per circa 30 – 40 minuti, mescolando di tanto in tanto (il pollo è cotto quando tende a staccarsi dalle ossa). Ricordare che il pollo deve sempre rimanere umido e quindi all’occorrenza, durante la cottura, potrete aggiungete un po’ di brodo vegetale. A fine cottura spolverizzate con il prezzemolo finemente tritato, mescolate e servite.
Qual è il vino perfetto in abbinamento al pollo alla cacciatora con olive?
Andiamo in Piemonte dove con le uve in purezza del vitigno Nebbiolo oltre al Barolo viene prodotto un vino che è la massima espressione della tradizione vinicola piemontese: il Barbaresco DOCG Duchessa Lia! Il suo colore è rosso acceso tendente al granato per via dell’invecchiamento di 26 mesi, di cui 9 in botti di legno, al quale viene sottoposto. Gli aromi di questo vino ricordano i fiori, la frutta, le spezie e il cuoio. Il gusto è armonico, morbido e al tempo stesso robusto, gradevolmente tannico. Servitelo ad una temperatura di 18° e stappatelo almeno un’ora prima della mescita per permettere al vino di aprirsi con calma, sprigionare i propri aromi e raggiungere la sua massima espressività!
Categorie: Collaborazioni, Food & Wine, Ricette, Scoprendo, Secondi, Secondi di carne, Vini rossi

Sara
Sara, 36 anni, instancabile curiosa. Dicono che parlo troppo e dormo troppo poco. Nel 2010 ho deciso di aprire il sito L’Appetito Vien Leggendo come blog di cucina, mia grande passione insieme a scrittura, viaggi e fotografia. Vivo a Milano, ma vengo dalla campagna. Se fossi uno dei sette peccati capitali, non potrei impersonificare altri che la gola. Da bravo sagittario (ascendente sagittario) vivo con il trolley a portata di mano e mi troverete sempre pronta per l’ennesimo viaggio alla scoperte delle ricchezze enogastronomiche di ogni paese. Nella vita sono una freelance. Collaboro con aziende legate al mondo food&beverage (Carrefour, Fairy, Pan di Stelle, Electrolux, Sanbittèr, Barilla, Cinzano…per citarne alcune) e sono contributor per il sito de La Cucina Italiana. Mi occupo di food writing, food styling, editing, food photography, sviluppo di ricette, test di nuovi prodotti, conduzioni tv e mi diverto ad intervistare gli Chef. Sono una social media addicted e mi trovate sempre connessa!

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Sara, 36 anni, instancabile curiosa. Dicono che parlo troppo e dormo troppo poco. Nel 2010 ho deciso di aprire il sito L’Appetito Vien Leggendo come blog di cucina, mia grande passione insieme a scrittura, viaggi e fotografia. Vivo a Milano, ma vengo dalla campagna. Se fossi uno dei sette peccati capitali, non potrei impersonificare altri che la gola. Da bravo sagittario (ascendente sagittario) vivo con il trolley a portata di mano e mi troverete sempre pronta per l’ennesimo viaggio alla scoperte delle ricchezze enogastronomiche di ogni paese. Nella vita sono una freelance. Collaboro con aziende legate al mondo food&beverage (Carrefour, Fairy, Pan di Stelle, Electrolux, Sanbittèr, Barilla, Cinzano…per citarne alcune) e sono contributor per il sito de La Cucina Italiana. Mi occupo di food writing, food styling, editing, food photography, sviluppo di ricette, test di nuovi prodotti, conduzioni tv e mi diverto ad intervistare gli Chef. Sono una social media addicted e mi trovate sempre connessa!