I sentieri sono tutti indicati(non vorrei propinare della retorica, ma e’ più facile perdersi in auto in Italia che a piedi o in bici in Svizzera) e una volta stabilito il mezzo di locomozione da utilizzare, che trovi esso la sua espressione in due gambe mediamente muscolose, in due gambe mediamente muscolose coadiuvate da due ruote e un manubrio o da due ruote, un manubrio e un motore nel caso di una bicicletta elettrica, non vi resta che intraprendere una strada…La nostra, apparentemente pianeggiante(che non fosse così l’ho scoperto solo al ritorno quando io e la leva del freno abbiamo scoperto di essere ottime conoscenti), era alla volta di una Malga prima e di un ghiacciaio poi. Partenza dal Grand Hotel Kronenhof, of course :-)!
Riguardo il mio mezzo di locomozione, inutile stare a questionare. Non ho mai desiderato avere un motorino, erano più di dieci anni che dovevo salire su una bicicletta che non fosse munita di rotelle(con il loro supporto me la sarei cavata egregiamente fin dall’inizio), non conoscevo bene le particolarità del percorso nel quale ci saremmo avventurati, eppure alla premurosa domanda rivoltami “per l’escursione di domani preferisci uscire in carrozza o in bici?” io ho reso vana la possibilità di sentirmi principessa per un giorno e ho fatto la scelta di chi non ama agi e comodità!
La montagna d’altronde è avventura e sport(o almeno io la penso così) e quindi casco allacciato ben stretto, zaino in spalla e bicicletta, rigorosamente non elettrica!
Prima, seconda e se ci scappa pure la terza, salite e discese nelle quali acquistare un pò di velocità per poi sentire il vento che cerca di accarezzare non troppo delicatamente le gote color rosso vermiglio stampate sul tuo volto.
Sarebbe stato invece opportuno se per una volta il dubbio avesse lasciato spazio alla certezza. Perchè in fondo ero in Engadina e lì tutto è possibile…
Sì, persino trovare delle mucche ai lati del sentiero lungo la via del ritorno poteva non essere un’ipotesi poi così remota :-)…
Categorie: Europa, In viaggio, Ristoranti
Sara
Buona forchetta, blogger, sommelier e content creator sono un’instancabile curiosa. Per professione collaboro con numerose aziende legate al food, beverage e travel occupandomi di food writing, food styling, editing, food photography, tour enogastronomici e interviste agli chef. Social media addicted, mi trovate sempre connessa!
Scopri Sara
Buona forchetta, blogger, sommelier e content creator sono un’instancabile curiosa. Per professione collaboro con numerose aziende legate al food, beverage e travel occupandomi di food writing, food styling, editing, food photography, tour enogastronomici e interviste agli chef. Social media addicted, mi trovate sempre connessa!
Che dire…..10 e lode!
Esattamente la vita che vorrei e che prima o poi avrò!!
Te lo auguro Fabiana e se non disturbo verrei con te :)!
Bello, bello, bellissimo! Piaciuto tutto. splendido reportage…e alla prossima puntata!
simo
Grazie mille! Alla prossima e ultima puntata allora! :)!
Non sapendo andare in bicicletta per la prima parte avrei scelto la carrozza e dopo avrei continuato a piedi..! Sapevo che prima o poi questa mia mancanza mi sarebbe tornata utile…!!
Scherzi a parte, che postti meravigliosi…!!
E sai che tutte le donne hanno optato per la bici?! Non ci sono più le donne romantiche di una volta :)!
Bellissimo, vorrei essere lì ora. Complimenti per come hai raccontato i posti e le atmosfere e ovviamente per le foto.
Tornerei li volentieri anche io! Grazie!
Bellissimo Sara!
La prossima volta c’è da pedalare vengo anche io 🙂
Noi quest’anno ci spariamo la terza vacanza consecutiva in bici da vienna a budapest! Ecco, quest’anno per via di numerosi acciacchi comuni ci siamo concessi il lusso della bici elettrica (si ma si deve pedalare comunque eh) 😀
Ho già comprato il caschetto!
Mi piace questo tuo post, mi piace la bicicletta perchè è molto slow!
Quanto mi piacerebbe farci un giro su quel ghiacciaio….
Un abbraccio!!
Non vedo l’ ora di vedere le foto del vostro viaggio in bici! Ricordo ancora perfettamente il post della vacanza dello scorso anno! Buona pedalata :)!
Le tue immagini parlano da sole… posti paradisiaci, esperienza unica!
Bello davvero! 🙂
Bellissimo Eli! Da farci un giro!
Molto amici mi avevano detto che l’Engadine era splendida ma non credevo così…queste foto mi hanno incantato. Quelle della malga poi mi hanno fatto venire l’acquolina
E sappi cara Elena che le foto non sono mai come la realtà…l Engadina merita assolutamente una visita e in malga ci tornerei anche subito!
Ero domenica alla Baita dei formaggi!!! La parte più divertente è quando chiamano i numeri dell’ordinazione in Scwiz e nessuno capisce…
Non so mai se l’Engadina mi piace di più d’estate con i colori del cielo che si specchiano nei laghi, o d’inverno… ma è sicuramente il posto dove mi sento libera. Va benissimo q qualunque età. Quando vuoi tornarci no hai che da fare un fischio, e ti farò scoprire ancora cose nuove. Così scriverai un nuovo capitolo!